Ecco tutti i dati:
Totale casi registrati nel 2016: 365.800 contro i 363.300 del 2015
Donne – 176.200 (46%) nel 2016 contro i 168.900 del 2015 – 7.300 casi in più
Uomini – 189.600 (54%) nel 2016 contro i 194.400 del 2015 – 4.800 casi in meno
Cosa è cambiato
La prevenzione primaria, e in particolare la lotta al tabagismo.
La diffusione degli screening su base nazionale
Il miglioramento diffuso delle terapie in un ambito sempre più multidisciplinare e integrato
Le donne si ammalano di più
Ogni giorno, in Italia, circa 1000 persone ricevono una diagnosi di tumore, tra i casi più frequenti ci sono:
Colon-retto – 52.000
Seno – 50.000 (48.000 nel 2015). L’incidenza è aumentata particolarmente tra i 45 e i 49 anni.
Polmone – 40.000
Prostata – 35.000
Vescica – 26.000.
Donne – è in aumento l’incidenza dei timori a:
Polmone
Seno
Corpo dell’utero
Linnfomi di Hodgkin
Melanoma
Donne – diminuiscono quelli a:
Stomaco
Vie biliari
Ovaio
Cervice uterina
Uomini – l’incidenza generale dei tumori si riduce in maniera significativa (-2,5%), soprattutto per quelli che venivano considerati i “big killer”.
– Diminuiscono:
Polmone
Prostata
Colorettali
Vie aero-digestive
Esofago
Stomaco
Fegato
– Aumentano:
Pancreas
Testicolo
Rene
Melanoma
Il cancro uccide di meno
In Italia la mortalità continua a diminuire in maniera significativa in entrambi i sessi. Secondo i dati forniti dall’Istat, 176.217 degli oltre 600.000 decessi verificatisi nel 2013 (ultimi dati disponibili) sono attribuibili a tumore (1000 in meno rispetto al 2012), collocando le neoplasie al secondo posto per le cause di morte dopo le malattie cardio-circolatorie (37%).
I tumori che uccidono di più:
Polmone – 33.483
Colon-retto – 18.756
Seno – 12.072
Pancreas – 11.201
Stomaco – 9595
Prostata – 7203
La sopravvivenza è il principale outcome in campo oncologico e permette di valutare l’efficacia del sistema sanitario nel suo complesso nei confronti della patologia tumorale. La sopravvivenza, infatti, è condizionata da due aspetti:
La fase nella quale viene diagnosticata la malattia
L’efficacia delle terapie intraprese
In Italia, la sopravvivenza dei pazienti oncologici è mediamente più elevata rispetto alla media europea per molte sedi tumorali e per i tumori oggetto di screening. In generale, nel nostro Paese la sopravvivenza a cinque anni è pari al 68% per i tumori più frequenti e al 55% per i tumori rari.
Le due neoplasie più frequenti per genere (prostata e seno) presentano sopravvivenze a 5 anni che si avvicinano al 90%, con percentuali ancora più elevate quando la malattia è diagnosticata in stadio precoce.
Nord e Sud a confronto
Si conferma una differenza nel numero di nuovi casi fra Nord e Sud. In particolare, il tasso d’incidenza standardizzato (sulla popolazione europea) per tutti i tumori è più basso, sia tra gli uomini che tra le donne, al Centro e al Sud, rispetto al Nord. Due i fattori in gioco:
La persistenza, nelle Regioni meridionali, di fattori protettivi verso determinate neoplasie
La minore attivazione degli screening programmati al Sud
I tumori rari
Ogni 12 mesi in Italia 89mila persone ricevono una diagnosi di tumore raro. Un numero che richiede attenzione e necessita di percorsi dedicati a questi pazienti (e alle loro famiglie) che, per la frammentazione delle competenze o in mancanza di punti di riferimento, sono spesso costretti a spostamenti con costi sociali elevati. (AGI)