Una struttura di 2500 metri quadrati. All’interno sale per ospitare eventi, le conferenze stampa di Prandelli e dei giocatori, poi bar e altri spazi destinati a ospiti, sponsor e giornalisti al seguito della Nazionale. Anche in Brasile c’e’ Casa Azzurri, un angolo tricolore che sorge all’hotel Porto Real di Mangaratiba, albergo distante circa 15 chilometri dal Portobello Resort, sede del ritiro dei vice campioni d’Europa. Ieri sera (quando in Italia era gia’ la mezzanotte) l’inaugurazione alla quale ha partecipato la squadra che ha cenato insieme a sponsor e autorita’.
Presenti anche alcune delle compagne dei giocatori oltre che, tra gli altri, i figli di Cassano e la figlia di Aquilani, quest’ultima portata a spasso, sul passeggino, dal papa’. A Casa Azzurri anche l’ambasciatore italiano in Brasile, Raffaele Trombetta, e il console a Rio de Janeiro, Mario Panaro. “C’e’ tanta Italia in Brasile, perche’ circa 30 milioni di brasiliani sono di discendenza italiana – ha spiegato l’ambasciatore Trombetta -, inoltre il nostro campionato e’ tra i piu’ rappresentati al Mondiale e poi c’e’ tanta Italia anche in quello che noi, come ambasciata, stiamo cercando di fare.
Stiamo realizzando un programma che si chiama “Italia Na Copa”, circa 100 eventi che stiamo promuovendo in molte citta’ del Brasile e in cui stiamo cercando di rappresentare il meglio dell’Italia, anche con la partecipazione di artisti come Fiorella Mannoia e Mario Biondi. Inoltre c’e’ uno straordinario mosaico che arriva dai musei capitolini di Roma, quindi altre iniziative per promuovere il design industriale, oltre che moda e tecnologia italiana. Anche per noi il Mondiale e’ un’occasione per rappresentare il meglio del Paese”. Del resto in Brasile secondo l’ambasciatore “c’e’ tanta simpatia nei nostri confronti, molti brasiliani hanno legami con l’Italia e poi seguono con interesse il nostro campionato”.
Molti verdeoro vorrebbero vedere una finale tra la “Selecao” e la Nazionale: “beh in fondo visti i precedenti!”, e’ la battuta di Trombetta in riferimento alle due finali Mondiali perse contro il Brasile. “Non faccio pronostici, sono anche napoletano e in Nazionale c’e’ Insigne – spiega l’ambasciatore -. Io, tifo per l’Italia e l’auspicio e’ che gli azzurri vadano avanti giocando anche bene. L’Italia puo’ essere la seconda squadra preferita dai brasiliani, sicuramente non puo’ esserlo l’Argentina”. Da appassionato e tifoso l’ambasciatore spera di vedere l’Italia andare fino in fondo e poi risponde cosi’ a chi gli chiede un parere sulla possibile stella tra i 23 azzurri. “Mi piace molto Balotelli, qui ammirano tanto Pirlo e Buffon, ma io nelle ultime amichevoli sono rimasto colpito da Verratti, un giocatore molto giovane che pur giocando in un ruolo di grande responsabilita’ agisce con grande disinvoltura, anche noi abbiamo giocatori che possono emergere e come spesso e’ successo negli altri Mondiali magari chi non ti aspetti diventa la stella della squadra, speriamo che succeda anche questa volta”. Elogi per Prandelli, da quattro anni ct di una Nazionale che e’ vicecampione d’Europa e che in Confederations Cup e’ arrivata terza. “Credo che Prandelli stia facendo un ottimo lavoro, anche perche’ c’e’ molta simpatia nei confronti della Nazionale, poi da appassionato mi piace che il ct non resti fermo su uno schema e che cambi disposizione anche durante la partita in corso, credo sia un modo moderno di interpretare il calcio”. Chiuso il capitolo Nazionale si parla anche delle manifestazioni anti-Coppa del mondo e del malcontento di una parte del popolo brasiliano, contraria al Mondiale e in favore alla costruzione di scuole e ospedali. “Le spese affrontate sono i motivi della protesta contro le autorita’ del Paese, il Brasile sa che il calcio non e’ tutto, ma se i diritti non sono pienamente rispettati o non si lavora per soddisfare certe esigenze, allora e’ giusto che si faccia valere tutto questo” Per l’ambasciatore, comunque, “i Mondiali non sono a rischio, ci saranno delle manifestazioni di protesta, ma le autorita’ sono pronte a fronteggiarle”. Ultima battuta sul debutto contro l’Inghilterra a Manaus. Ci saranno tanti tifosi britannici e pochi italiani. “Io credo che l’affetto agli azzurri non manchera’ sia tra gli italiani che tra i brasiliani, fin quando non affronteremo la Selecao ci seguiranno con simpatia e comunque penso che i brasiliani di Manaus si schiereranno dalla nostra parte, non credo con gli inglesi”. (AGI) .