Comunità Italiana

Inchiesta Mose

“Mi viene da dire finalmente, perche’ dopo 20 giorni posso finalmente parlare. Per rispetto della magistratura non ho parlato prima, perche’ volevo che i magistrati mi ascoltassero e volevo che fossero i primi a farlo. Non hanno voluto farlo e ora io sono qui, perche’ in questo frattempo sono state scritte tutte le peggiori infamie sul sottoscritto, sono stato investito da un ciclone giudiziario, umano e mediatico che mai avrei pensato, anche perche’ non ho le colpe che mi vengono attribuite dai miei tre accusatori”. Lo afferma Giancarlo Galan (FI), nella conferenza stampa alla Camera, dal titolo emblematico ‘Adesso parlo io’, in merito alle accuse rivoltegli nell’ambito dell’inchiesta Mose, per cui i pm hanno chiesto l’autorizzazione alla Camera alla custodia cautelare. “Sono state dette colossali fesserie sulla storia della casa, che e’ molto lineare ma molto diversa da come e’ stata raccontata”, spiega Galan. “La casa fu acquistata a un’asta giudiziaria nel 1999 per 300 milioni di lire da un dentista di Pantelleria, dopo che l’asta era andata deserta 15 volte. Io la compro nel 2005 per un prezzo di poco inferiore a un milione di euro, quindi la pago sei volte tanto, perche’ era gia’ restaurata (e Galan mostra le foto della casa prima che la comprasse) altro che restauro miliardario, balle!”, alza il tono Galan.
“Il dentista l’ha restaurata prima, le cifre che ho speso io sono 400 milioni nella parte centrale e 300 mila euro, in tutto 700 mila euro per i quali ho contratto mutuo per 200 mila euro, e i lavori non sono finiti nel 2011 ma nel 2007, perche’ ci dormivamo e pagavo le bollette, nel 2009 al mio matrimonio Silvio Berlusconi ci ha dormito. Una colpa la ammetto: abbiamo tardato la dichiarazione di fine lavori per un motivo fiscale, per il pagamento dell’Ici”, confessa Galan. “Io so che il politico e’ un mostro, ma mi aspettavo piu’ rispetto nei confronti miei e della mia famiglia”. Lo ha concluso Galan (AGI) .