I pm Mario Palazzi e Rodolfo Sabelli hanno chiesto 9 anni e mezzo di reclusione per Carboni e 8 anni e mezzo per l’imprenditore Arcangelo Martino e l’ex giudice tributarista Pasquale Lombardi, ritenuti gli organizzatori e i promotori del sodalizio. Una pena a 4 anni è stata avanzata a carico del senatore Denis Verdini, il quale, non essendo promotore ma neppure semplice beneficiario dell’associazione, avrebbe speso il proprio ruolo politico (all’epoca era coordinatore nazionale di Forza Italia) per il gruppo, perfettamente consapevole del vincolo che univa Carboni, Lombardi e Martino.
Non compare in questo processo, ma figura tra gli imputati principali che rispondono del reato associativo e della violazione della legge Anselmi, l’ex parlamentare Marcello Dell’Utri: la sua posizione, infatti, era stata stralciata in attesa dell’esito dell’estradizione suppletiva dal Libano ed ora è all’esame dei giudici di un’altra sezione del tribunale (la seconda). Il processo P3 è stato aggiornato al 3 febbraio prossimo quando sono previsti gli interventi della parte civile e delle difese di qualche imputato minore. Nel completare la requisitoria i pm Palazzi e Sabelli hanno sottolineato come la prescrizione incomba su buona parte dell’impianto accusatorio ma ciò è dovuto principalmente al lungo tempo speso per ottenere il via libera dal Parlamento sulle intercettazioni che riguardavano i politici coinvolti e alla trattazione impegnativa, benchè serrata, svolta davanti al collegio di un processo complesso e delicato. (AGI)