In aumento anche i feriti gravi: quasi 16mila contro i 15mila del 2014 (+6,4%). I dati sono stati diffusi a Roma durante il workshop “Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno”, organizzato da Istat e Aci.
Motociclisti (773, +9,8%) e pedoni (602, +4,1%) le categorie con il maggior numero di vittime; in calo, invece, le vittime tra automobilisti (1.468, -1,5%), ciclomotoristi (105, -6,3%) e ciclisti (251, -8,1%).
Nella classifica dei Paesi europei, l’Italia è al 14mo posto per vittime per milione di abitanti con 56,4 morti, dopo l’Austria, (55,3), e prima della Slovenia (58,2). Al primo posto delle nazioni più sicure al volante, Malta con 25,6 vittime all’anno per milione. Segue la Svezia con 26,6, mentre il Regno Unito chiude il podio con 28,6 decessi. Maglia nera alla Bulgaria con 98,3 vittime della strada all’anno, preceduta dalla Romania (95,3) e dalla Lettonia (94,7). (AGI)