Comunità Italiana

Inghilterra, nessun alibi “E’ stata un’umiliazione”

I giornali inglesi chiedono le dimissioni di Capello e attaccano i giocatori. Sotto accusa anche la fragilità difensiva, le prestazioni di Rooney e Terry e, ovviamente, il guardalinee Espinosa per il gol non convalidato a Lampard

LONDRA (Gran Bretagna) – "Se i nostri si fossero difesi così male, oggi parleremmo tedesco". Una frase sulla cover del “Daily Mail” che riassume forse meglio di qualunque analisi la disfatta inglese al cospetto della Germania, perché sottolinea la vera pecca di una partita comunque da dimenticare in toto, errore del guardalinee Espinosa compreso: ovvero, la fragilità difensiva mostrata dagli uomini di Fabio Capello, sempre un passo indietro rispetto ai tedeschi e incapaci di contrastarne la velocità. Insomma, c’erano una volta i “golden boys” del calcio d’Oltremanica, oggi ci sono solo dei vecchi, è il lapidario commento del “Mirror Sport”, con tanto di impietose foto di Lampard, Gerrard e JT. Ma c’è un’altra immagine che colpisce ed è quella scelta dal “Guardian”, con il faccione all’insù di Wayne Rooney, forse l’uomo più deludente di tutta la campagna d’Africa e non a caso finito nella “top-five” dei motivi di questo fallimento non annunciato (gli altri sono l’intransigenza tattica di Capello e le sue scelte; gli infortuni; la fragilità difensiva e lo scandalo JT e la massacrante stagione in Premier League).

UMILIAZIONE — Ma al di là delle accuse esplicite ai giocatori o dell’errore del gol non convalidato, malgrado la palla fosse dentro di oltre un metro e mezzo (ragion per cui la polizia sudafricana ha deciso di piazzare una scorta armata sulla terna arbitrale, per evitare che qualche pazzo se la prenda con loro), quello che emerge è la consapevolezza di una sconfitta senza appello, come sottolinea il “Daily Telegraph” (“goal dispute is irrelevant, this was not defeat, it was humiliation”) che boccia Capello e che ammette senza tanti giri di parole che se ne deve andare (“got it wrong and must now go”), sebbene il c.t. italiano abbia già chiarito subito dopo la partita che non intenda farlo di sua volontà ma che vuole prima parlare con la Football Association, per capire se c’è ancora fiducia in lui.

OGGI L’INCONTRO — E l’incontro si dice avverrà oggi stesso proprio a Rustemburg, prima della conferenza stampa fissata nel pomeriggio. Un concetto – quello delle dimissioni dovute – che torna in maniera altrettanto chiara sul “Sun”, dove si invita l’italiano a togliersi di torno, magari portandosi via quei perdenti che hanno contribuito all’umiliazione (indicazione confermata da un sondaggio online del tabloid che vede il 59% favorevole alla cacciata), e dove si mettono poi in fila i 10 errori più grossolani commessi dal tecnico (dalla sua predilezione per Heskey alla rinuncia a Theo Walcott), mentre il “Daily Star” va anche oltre, riportando le quote dei bookmakers sui possibili sostituti (il nome più gettonato è quello di Roy Hodgson, dato 3 a 1, seguito da Harry Redknapp, 10 a 3 e da Martin O’Neill, 7 a 1, ma c’è anche David Beckham, dato 50 a 1).

PRIMEDONNE — Tornando a Capello, per il “Mirror Sport” è “un tecnico che guadagna 6 milioni di sterline l’anno ma che non vale un penny” e “la cui arroganza è costata all’Inghilterra la faccia”, mentre per il “Daily Star” l’italiano “ha fatto di Sven (Eriksson, ndr) un top-boss”. Ma c’è anche chi lo difende e se Matt Lawton sul “Daily Mail” si dice convinto che ora più che mai al calcio inglese serva Capello, la stragrande maggioranza dei lettori del sito online del “Times” si scaglia contro i giocatori, accusati di essere dei “bambini viziati e delle primedonne strapagate e dall’ego smisurato”.

Fonte: www.gazzetta.it