Il tecnico spagnolo si gioca il futuro nella gara di Champions: "Ultima spiaggia per me? Io penso che domani sarà la prima di una serie di vittorie. Se perdo col Twente? Non penso che possiamo perdere". Benitez ritrova, almeno per la panchina, il centrocampista brasiliano

MILANO – Vigilia di Inter-Twente, gara diventata decisiva non solo per il futuro in Champions League, ma anche per le sorti di Rafa Benitez: "Io non la vedo come ultima spiaggia, ma penso che sarà la prima di una serie di vittorie". La giornata inizia con una buona notizia, per l'Inter: quella del ritorno di Thiago Motta fra i convocati. Il brasiliano oggi ha sostenuto il suo secondo allenamento con i compagni dopo dopo la ricaduta di Cagliari-Inter del 17 ottobre. Difficile ipotizzare un impiego per Motta dal primo minuto, ma ritorna a disposizione di Benitez un elemento importante a centrocampo, in grado di dare qualità al gioco: "E' disponibile, non può giocare per i 90' – spiega Benitez – ma se è in panchina può essere una possibilità".

"la prima di una serie" — Il tecnico interista è sorridente e ostenta fiducia: "Quella col Twente sarà una partita importante, diversa, ma solo perché è di Champions. In questa stagione abbiamo fatto tante partite buone, altre meno, quella di domani sarà differente perché sappiamo che se vinciamo saremo qualificati. Se sento mia la responsabilità della sconfitta di domenica? Dipende da tutti, giocatori, staff, da tutti quelli che lavorano all'Inter". Si parla di ultima spiaggia: "Io la vedo in un altro modo: penso che questa possa essere la prima di una serie di vittorie. Se vinciamo può cambiare tutto e possiamo ricominciare. Sono sicuro che i tifosi ci supporteranno, loro vogliono vederci lavorare al 100 per cento e vincere. Noi stiamo lavorando al 100 per cento e pensiamo che possiamo vincere. Quindi siamo tutti d'accordo. Se perdiamo? Non credo che perderemo. Eto'o? In Champions c'è, quindi non parlo della squalifica"

problemi di spogliatoio? — Si ipotizza la divisione della squadra in gruppi, magari che remino in direzioni diverse: "Sono venticinque anni che lavoro, con squadre vincenti come Valencia e Liverpool, e i gruppi di giocatori in base alle nazionalità ci sono in tutte le squadre. Ma l'Inter è unita e vuole vincere insieme. Il calcio cambia molto ogni anno, ma questo momento non è così terribile: se vinciamo siamo qualificati e se ritroviamo un po' di giocatori ritroveremo anche la fiducia". Sui giocatori: "Stanno lavorando duro, a volte gli serve un po' più di fortuna, a volte possono fare meglio, ma si stanno impegnando. Io ho visto giocatori che hanno giocato bene, con gli altri parlo in allenamento per migliorare le loro prestazioni". Sul rendimento di Sneijder: "Lui l'anno scorso ha giocato 74 partite, sappiamo che è dura. Ma mi aspetto che già domani possa cambiare e tornare ai livelli dell'anno scorso". Poi si parla brevemente degli avversari olandesi: "Il Twente è fisicamente forte e brava sui calci da fermo, ma se noi facciamo bene il nostro lavoro possiamo vincere contro qualsiasi squadra".

zanetti: "Presto la svolta" — Javier Zanetti da capitano difende la squadra a vede possibile una svolta: “Fino a un mese fa, quando eravamo al completo, si parlava di una squadra che giocava meglio dell’anno scorso. Poi nell’ultimo periodo abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo. Le critiche sono normali, da cinque anni non facevamo altro che vincere. E’ un momento che gira male, ma noi dobbiamo andare avanti convinti che le cose cambieranno, magari già da domani. Vedo la voglia di cambiare questa tendenza. Gli Infortuni? Quando scendiamo in campo non pensiamo di poterci far male. Ma fa parte del nostro mestiere”. E sul cambio di allenatore: “Nessuno ci sta pensando. Pensiamo solo a recuperare uomini e forze: quando staremo meglio si potrà giudicare meglio il lavoro di tutti”. Il gesto di Eto'o: "Samu ha abbastanza esperienza per sapere che ha commesso un errore. Purtroppo in questo momento non ci voleva perché siamo contati e lui è molto importante in attacco".

Fonte: www.gazzetta.it