Il promotore di giustizia del Tribunale Vaticano, avvocato Gian Pietro Milano ha incontrato questa mattina Iana Ahdanova, l’aderente al movimento Femen che il giorno di Natale era stata arrestata dalla Gendarmeria Vaticana dopo ch si era denudata nel presepe di piazza San Pietro prendendo in mano il Bambinello e urlando frasi offensive.
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Ed anche se ha convalidato l’arresto “per i reati che le erano stati contestati”, ha disposto che sia rimessa in liberta’.
Le accuse a carico della signora Azdanova erano “vilipendio, atti osceni in luogo pubblico e furto”. E ieri il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi,aveva sottolineato che “il fatto e’ da considerare particolarmente grave per il luogo e le circostanze in cui e’ stato compiuto, offendendo intenzionalmente i sentimenti religiosi di innumerevoli persone. E cio’ dopo che tre altre aderenti al gruppo Femen avevano gia’ compiuto recentemente, il 14 novembre, atti analoghi nella piazza di San Pietro”.
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Liberandola il pg vaticano ha comunque intimato alla giovane “il divieto di accesso nello Stato della Citta’ del Vaticano, nella Basilica e negli altri luoghi extraterritoriali”. Resta ancora nella Caserma della Gendarmeria Vaticana l’altro arrestato di questi giorni, l’imprenditore triestino Marcello Di Finizio che si era arrampicato per protesta sulla facciata della Basilica di San Pietro dopo aver scalato negli ultimi anni per ben quattro volte la Cupola michelangiolesca.(AGI)