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Iran: lanciati razzi a lungo e a medio raggio alle esercitazioni militari

{mosimage}Sono gli Shahab 3 con gittata di 2 mila km e gli Shahab 1 e 2 con un raggio compreso tra 300 e 700 km

 

TEHERAN– L'Iran ha lanciato lunedì razzi a lungo e a medio raggio dopo che domenica aveva eseguito un test che quelli a corto raggio nel corso delle esercitazioni militari dei Guardiani della rivoluzione. Lo ha annunciato State Press Tv, canale satellitare iraniano in lingua inglese. Secondo l'emittente televisiva, sono stati lanciati prima missili Shahab 1 e 2 con una gittata compresa tra i 300 e i 700 km e successivamente gli Shahab 3 che, con una portata di 2 mila km, sono in grado di raggiungere Israele e le basi Usa nel Golfo. «La risposta dell'Iran alle minacce esterne sarà distruttiva», ha dichiarato Hossein Salami, comandante delle forze aeree dei Guardiani della rivoluzione.

IL MINISTERO DEGLI ESTERI: «UN SUCCESSO» – Il test ha avuto successo, hanno reso noto i portavoce dei Guardiani della Rivoluzione parlando del lancio del missile a lungo raggio Shahab 3. I vertici militari iraniani hanno più volte affermato di essere pronti ad usare un missile Shahab 3 per colpire Israele in caso di un attacco israeliano contro i propri siti nucleari. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Hassan Ghashghavi, ha comunque affermato che i test missilistici in corso non hanno nulla a che vedere con la vicenda dell'impianto di Qom, ma sono parte di esercitazioni annuali realizzate per controllare e migliorare la capacità di deterrenza delle forze iraniane in caso di risposta ad un attacco.

SUL NUCLEARE «NESSUNA VIOLAZIONE» – Nel frattempo le autorità iraniane hanno ribadito di nuovo che la nuova centrale per l’arricchimento dell’uranio non viola alcuna legge internazionale e, pertanto, i timori dell’Occidente sono da considerarsi infondati. La nuova centrale, in costruzione vicino a Qom, «non viola alcuna legge internazionale: i paesi occidentali si consegnano a commenti che non sono realisti», ha dichiarato alla stampa il portavoce del ministero degli Esteri, Hassan Ghashghavi. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha annunciato venerdì che l’Iran ha fornito informazioni sulla costruzione di questo nuovo sito nucleare, oltre quello già conosciuto di Natanz, suscitando nuove preoccupazioni dei paesi occidentali che sospettano che Teheran voglia dotarsi della bomba atomica sotto la copertura di un programma civile. Teheran ha garantito che questo secondo sito nucleare sarà messo sotto controllo dell’Aiea, con la quale fisserà una data per le ispezioni. «Le illazioni (…), la campagna mediatica sono senza fondamento», ha precisato il portavoce, in riferimento alle dichiarazioni di protesta di alcuni leader occidentali, tra cui il presidente americano Barack Obama. «L’Iran è pronto a chiarire tutti gli aspetti della nuova centrale nucleare», ha garantito Ghashghavi. Il portavoce ha poi attaccato l'agenzia atomica internazionale per aver reso nota l'esistenza dell'impianto violando un vincolo di riservatezza.

FRANCIA: «SITUAZIONE IN VIA DI CHIARIMENTO» – Il riconoscimento da parte dell’Iran della costruzione di una seconda centrale nucleare a Qom ha "chiarito" la situazione, ma occorre che Washington, Parigi e Londra continuino a dare prova di "risolutezza" e "fermezza". E’ quanto ha spiegato il ministro francese degli affari Esteri, Bernard Kouchner, proprio mentre da Teheran giungono notizie di nuovi test su missili iraniani a corto e lungo raggio. La situazione «è in fase di chiarimento, non so se degenererà, io non lo credo», ha dichiarato il ministro alla radio France Inter.
 
Fonte: www.corriere.it