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Home > Iran, l’opposizione torna in piazza Scontri tra polizia e dimostranti

Iran, l’opposizione torna in piazza Scontri tra polizia e dimostranti

07 de dezembro de 2009 - Por Comunità Italiana

Gas lacrimogeni contro manifestanti e spari in aria. Arrestate due donne secondo Internet

 

TEHERAN – Nuova giornata di manifestazioni dell'opposizione, e nuovi scontri con le forze di sicurezza, lunedì in Iran in occasione della «giornata dello studente». Incidenti nella maggiore università di Teheran e in alcune piazze all'esterno sono stati segnalati da testimoni, secondo i quali la polizia ha fatto anche uso di gas lacrimogeni e ha sparato in aria per disperdere i dimostranti.

DUE DONNE FERMATE – Secondo il sito web dell'opposizione «Rah-e Sabz», inoltre, almeno due ragazze sono state arrestate nei pressi dell'Università di Teheran. «Avevano con loro nastri verdi (il colore dei riformisti, ndr.) quando sono state portate via», hanno detto testimoni oculari. Almeno 30 pullman della polizia, hanno precisato fonti non confermate, sono stati ammassati in alcune aree della capitale, presumibilmente per trasferire nei centri di detenzione i manifestanti arrestati.

DUE DONNE FERMATE – Secondo il sito web dell'opposizione «Rah-e Sabz», inoltre, almeno due ragazze sono state arrestate nei pressi dell'Università di Teheran. «Avevano con loro nastri verdi (il colore dei riformisti, ndr.) quando sono state portate via», hanno detto testimoni oculari. Almeno 30 pullman della polizia, hanno precisato fonti non confermate, sono stati ammassati in alcune aree della capitale, presumibilmente per trasferire nei centri di detenzione i manifestanti arrestati.

IL VIDEO – Stando a blogger iraniani, citati sul social network Twitter, il numero degli studenti che partecipa alle proteste sta aumentando progressivamente. Tra la folla, secondo i blogger, si nascondono basij in borghese che starebbero filmando i volti dei giovani che manifestano anche negli atenei di tutte le principali città dell'Iran, tra le quali Shiraz, Esfahan, Arak e Mashad. I media governativi, tuttavia, stanno cercando di sminuire la portata delle manifestazioni. L'agenzia d'informazione «Fars», infatti, ha riportato che almeno duemila sostenitori del governo stanno manifestando presso l'Università di Teheran, a fronte di poche decine di manifestanti riformisti. Le manifestazioni anti-governative che i riformisti hanno organizzato in occasione della Giornata dello Studente stanno interessando tutti i principali atenei della capitale, attorno ai quali rimane massiccia la presenza delle forze di sicurezza. I primi video delle proteste sono già stati pubblicati sulla piattaforma di video-sharing YouTube, ma non è possibile verificarne l'autenticità per la scarsa qualità delle immagini.

NEL 1953 – La polizia aveva avvertito nei giorni scorsi che avrebbe agito «con severità» contro ogni raduno considerato «illegale» in questa ricorrenza, in cui si ricordano tre studenti uccisi nel 1953 in incidenti scoppiati durante una visita a Teheran dell'allora vice presidente Usa Richard Nixon. E infatti dalle prime ore di lunedì un massiccio schieramento di agenti in uniforme e in borghese, appoggiati da miliziani islamici Basiji, ha stretto d'assedio l'area dell'università e diversi altri punti del centro di Teheran. La polizia ha bloccato anche i marciapiedi intorno all'ateneo per impedire alla gente di organizzare manifestazioni all'esterno. In quest'area, secondo un testimone, gli agenti hanno sparato in aria per impedire un assembramento. Scontri sono stati segnalati anche sulle vicine Piazza Enghelab e Piazza Vali Asr. All'interno dell'Università sono segnalate tensioni fra gli studenti dell'opposizione e quelli appartenenti ai Basiji. I collegamenti Internet con siti esteri sono stati bloccati o resi molto difficoltosi, mentre ai giornalisti stranieri è vietato andare a vedere quello che succede nelle strade e quindi devono fare affidamento soltanto su testimonianze di persone presenti.
 
Fonte: www.corriere.it 

 

 

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.