Comunità Italiana

Istat la crescita:Più 1,2%

Il Pil italiano è cresciuto dello 0,4% nel primo trimestre del 2017, segnando un incremento dell’1,2% su base annua. Lo comunica l’Istat, che ha rivisto in netto rialzo le prime stime sulla crescita, diffuse il 16 maggio scorso, che avevano riferito di un Pil al +0,2% sui tre mesi precedenti e al +0,8% su base annua. Il primo trimestre del 2017, precisa l’istituto statistico, ha avuto due giornate lavorative in più sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al primo trimestre del 2016.
Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda nazionale hanno registrato una crescita dello 0,5% dei consumi finali nazionali e un calo dello 0,8% gli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dell’1,6% e le esportazioni dello 0,7%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del Pil (0,3 i consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private, 0,1 la spesa della Pubblica amministrazione e -0,1 gli investimenti fissi lordi).
Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil (0,4 punti percentuali), mentre l’apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali. L’Istat registra andamenti trimestrali positivi per il valore aggiunto di agricoltura (+4,2%) e servizi (+0,6%), mentre quello dell’industria risulta negativo (-0,3%).
Gli ultimi dati economici sono «risultati sono figli degli anni di lavoro serio e rigoroso che abbiamo alle spalle. Ma io non sono soddisfatto perché so che non basta. L’unica strada è andare AVANTI, continuare ad abbassare le tasse, semplificando il sistema e incoraggiando gli imprenditori veri». Lo scrive Matteo Renzi su Facebook commentando i dati del Pil, sottolineando lo «sforzo pazzesco» fatto dal suoi governo e le «ingiuste polemiche» subite.
Un aggiustamento strutturale del deficit pari allo 0,3% nel 2018 e la stabilizzazione del rapporto Debito Pil. È l’indicazione contenuta in una lettera che il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha inviato alla Commissione Europea per comunicare, dopo le raccomandazioni inviate le scorse settimane, «la portata dell’aggiustamento ritenuto adeguato allo stato delle finanze pubbliche del nostro paese, anche alla luce dello sforzo di riforma che prosegue ininterrotto da alcuni anni». Nessun commento da Bruxelles: la discussione sulle raccomandazioni specifiche per ogni paese avverrà ai prossimi Eurogruppo ed Ecofin.
«La crisi bancaria e migratoria in Italia sono la minaccia più pericolosa per l’Unione Europea» dice George Soros, finanziere ungaro-americano e presidente dell’Open Society Foundations, che lancia un allarme sull’Ue. «L’Unione europea è in crisi esistenziale e deve essere reinventata alla luce delle crescenti minacce che la mettono a rischio» il commento di Soros durante il Brussels Economic Forum. Secondo il finanziere, le recenti vittorie di candidati europeisti in Francia e Olanda hanno segnato un forte punto a favore dell’Ue che va però reinventata per sradicare atteggiamenti antieuropeisti, focolai xenofobi e «poteri ostili» come «la Russia di Putin, la Turchia di Erdogan, l’Egitto di Sisi e l’America che Trump vorrebbe creare se potesse, ma non può». (Corriere)