Per Xi sarà la prima volta in Italia da quando ha assunto la carica di presidente cinese, anche se proprio durante l’incontro con Renzi alla West Lake State Guesthouse di Hangzhou, nella Cina orientale, aveva ricordato la partecipazione alle celebrazioni per i 150 anni dall’Unità d’Italia, il 17 marzo 2011, a Roma, in qualità di vice presidente cinese. Renzi, invece, si è recato in Cina già due volte dall’inizio del mandato: nel giugno 2014, dove ha incontrato sia il presidente cinese che il primo ministro, Li Keqiang, e a settembre scorso, per partecipare al summit dei capi di Stato e dei primi ministri dei Paesi membri del G20 di Hangzhou. I rapporti tra Italia e Cina vivono un momento di “rafforzamento delle relazioni”, aveva dichiarato il presidente del Consiglio nel colloquio con il presidente cinese a Hangzhou, il 3 settembre scorso, alla vigilia del summit del G20.
Nel colloquio, Renzi aveva ringraziato Xi per “la vicinanza e l’affetto del popolo cinese” in occasione del terremoto che ha colpito la città di Amatrice. La sintonia, come l’ha definita Renzi, nei rapporti tra Italia e Cina trova in campo culturale molte affinità: Italia e Cina, i due Paesi al mondo con il maggiore numero di siti Unesco (Italia 51, Cina, 50) “condividono la stessa sfida: essere orgogliosi del passato e costruire il futuro”. Il futuro per Italia e Cina comincia già nelle prime settimane del prossimo anno, che sarà particolarmente intenso nelle relazioni tra i due Paesi, con in programma le visite del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prevista per le prime settimane del 2017, e di nuovo dello stesso Renzi, per un viaggio che punterà “ad alcune città che vedono la presenza di attività italiane sul suolo cinese” come affermato dal premier a Shanghai, il 3 settembre scorso.(AGI)