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Home > Juve senza difesa I numeri della crisi

Juve senza difesa I numeri della crisi

05 de abril de 2010 - Por Comunità Italiana

I bianconeri hanno subìto 47 reti in 32 partite di campionato, una in meno del Livorno, ultimo. In A prendono gol da 19 partite di fila, e in Europa hanno subìto più di una rete per gara. I quattro quinti di questa difesa formano quella della Nazionale: allarme per Lippi

{mosimage}MILANO – La Juventus è senza difesa. Perchè ha perso dodici partite in campionato e addiritura già sedici in stagione, è fuori dall'Europa e rincorre affannosamente quella della prossima stagione, cercando il rilancio da un preoccupante settimo posto in classifica. Ma anche, e soprattutto, perché i problemi dei bianconeri – con Ferrara prima e Zaccheroni poi, partono proprio dal reparto difensivo.

i numeri — Sono impietosi. Quasi irreali, se si parla della Juventus. Riassumiamo: in campionato la Vecchia Signora ha subìto 47 reti in 32 partite. Media di 1.47 a partita. Sesta peggior difesa del campionato. Come paragone, il Livorno ultimo in classifica ne ha incassati 48, solo uno in più dei bianconeri. Non è che le cose siano andate molto meglio in Europa. In Champions la retroguardia guidata da Buffon ha subìto 7 reti in 6 partite. In Europa League 6 in 4 uscite. In Coppa Italia, infine, 2 in altrettante gare. Tra l'altro le reti segnate in campionato sono 48, quindi dopo 32 giornate il saldo reti fatte/subite riporta un misero +1 persino più severo del piazzamento in classifica. C'è di più: la Juventus in serie A prende rete da 19 partite consecutive, l'ultima volta che ha mantenuto la porta imbattuta è stata contro l'Udinese, proprio nel primo atto della partita replicata sabato sera al Friuli e chiusa con il rovinoso 3-0 per Di Natale e compagni che ha provocato le scuse ai tifosi e il silenzio stampa.

mediani — Una difesa così fragile condiziona anche l'assetto del centrocampo. Perchè sia Ferrara sia Zaccheroni hanno schierato sempre un mediano davanti alla difesa, che fosse Felipe Melo, Poulsen o Sissoko. Insomma, per puntellare una retroguardia traballante con un argine centrale si è sacrificato un assetto più propositivo, pagando poi così dazio quando c'è da impostare la manovra e far girare palla. Perchè è vero che la Juve non ha un regista di ruolo, ma è altrettanto vero che l'impiego da playmaker di Marchisio, capace di verticalizzare con più qualità delle alternative finora impiegate, o addirittura di Candreva o Camoranesi, in un contesto difensivo diverso, non sarebbe da escludere e gioverebbe non solo agli attaccanti, spesso a corto di rifornimenti, ma anche a Diego, che talvolta in questa stagione è rimasto ai margini dalla manovra anche perchè i giocatori che dovevano cercarlo sul campo non avevano le caratteristiche tecniche per farlo bene.

mercato — I patemi difensivi hanno più ragioni. L'incertezza causata dai cattivi risultati è una. Di sicuro, poi, non ha aiutato la disastrosa situazione infortunati, che per esempio ha tenuto a lungo fuoricausa non solo Buffon, ma anche Caceres, che sulla destra aveva dimostato di sapersi riciclare bene al ruolo di fluidificante, e messo fuorigioco Chiellini quanto basta per mettere in crisi un reparto cha ha nel centrale livornese un baluardo insostituibile. Non hanno funzionato neanche le mosse di mercato della scorsa estate: se lo stesso Caceres, nota lieta, nasce come centrale difensivo e a destra si è dovuto adattare, a sinistra Grosso è finito in panchina con Zac, dietro De Ceglie. Nel frattempo il giovane ex bianconero Criscito cresceva nel Genoa proprio nel ruolo di esterno, proponendosi proprio come alternativa dell'eroe di Berlino anche in Nazionale. Al centro, poi, il carisma e l'esperienza di Cannavaro non hanno mascherato i suoi 36 anni. Tra l'altro prima o poi il club dovrà comunque tornare sul mercato per trovare sostituiti a lungo termine in questi ruoli.

nazionale — Va infine considerato che i quattro quinti della difesa della Juventus: Buffon-Cannavaro-Chiellini-Grosso, con Legrottaglie prima alternativa sia in bianconero che in azzurro, sulla carta sono i titolari della Nazionale campione del mondo. E se è vero che in Sudafrica conterà essere in forma per un solo mese, è chiaro che i segnali che arrivano dal campionato non sono comunque per nulla incoraggianti per il c.t. Marcello Lippi. Lo dicono i numeri.

Fonte: www.gazzetta.it

 

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.