Comunità Italiana

L’addio a Tiziana

“Il sacrificio di mia figlia non deve essere vano, bisogna fermare la violenza sul web”. E’ l’appello struggente lanciato dalla madre di Tiziana Cantone durante i funerali, che si sono svolti nel pomeriggio nella chiesa di San Giacomo di Casalnuovo, nel Napoletano. Urla e applausi si sono levati durante la funzione per la da 31enne morta suicida dopo la diffusione in rete di un suo video hard. “Era un cuore buono ed e’ stata tradita dal male”, ha detto il parroco don Giuseppe Ravo che ha celebrando il rito funebre in una chiesa strapiena e ‘blindata’. Sono state fatte allontanare infatti tutte le troupe televisive e nessun giornalista ha potuto assistere per espresso volere della famiglia, che ha chiesto “silenzio e rispetto”. La madre di Tiziana, Teresa Giglio, appena e’ arrivata la bara bianca, poco prima del rito funebre, si è sentita male dopo aver lanciato un urlo straziante. Teresa Giglio e’ stata poi soccorsa da alcuni familiari e fatta distendere a terra. “Me l’hanno uccisa, me l’hanno uccisa, me l’hanno uccisa” ha poi ripetuto piu’ volte davanti alla bara della figlia “Non meritava di morire per la cattiveria della gente” ha continuato a dire la donna durante il rito funebre. “Ho come l’impressione che Tiziana abbia pagato con la vita la ricerca della verita’ e della giustizia” ha aggiunto don Giuseppe.

Il rito funebre è durato 30 minuti. “L’hanno crocefissa, l’hanno crocefissa come Gesu’ Cristo”, continuavano a ripetere alcuni familiari ai cronisti rimasti fuori dalla chiesa. La bara bianca di Tiziana Cantone era circondata da fiori. Gli automobilisti in transito davanti alla chiesa hanno fermato le auto sul lato della strada e si sono fatti il segno della croce all’ingresso del feretro. Alcuni giornalisti, senza microfoni e taccuino nascosto, sono riusciti comunque a seguire il funerale.

Presenze anche istituzionali alla funzione, dal sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro, all’assessore alle Pari opportunita’ del Comune di Napoli Daniela Villani (che definisce Tiziana “vittima di una cultura sessista che incide tragicamente sulla vita delle donne”) a quello regionale campano alle Pari opportunita’, Chiara Marciani, e il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. (AGI)