Comunità Italiana

L’ira di Napolitano

 I gesti antisemiti dei giorni scorsi sono una “miserabile provocazione”, “un insulto assimilabile solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi”. Lo ha detto Giorgio Napolitano ricordando al Quirinale la Giornata della Memoria. Il Capo dello Stato ha voluto affrontare subito l’argomento, appena presa la parola nel corso della cerimonia che si e’ tenuta nel Salone dei Corazzieri. “Lasciate che sbarazzi subito il campo dalla miserabile provocazione che e’ appena stata tentata contro tutti noi”, ha detto. “Gli autori, che spero possano essere rapidamente individuati, di un insulto assimilabile solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi, non hanno nulla a che vedere con Roma e i romani che, per sentimento umano e civile, consapevolezza democratica, educazione e e cultura, sono fraternamente accanto agli uomini e donne di origine e religione ebraica, stringendosi ad essi in un abbraccio di solidarieta’ ed in un impegno di lotta rigorosa contro ogni forma di antisemitismo”.

Roma: dopo le teste di maiale, le scritte antisemite sui muri

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto inserire anche “gli stranieri” fra le categorie di persone da difendere per impedire che torni un orrore come quello della Shoah.

Giornata della memoria: Erico Letta, mai piu’ indifferenza

“Una democrazia non puo’ in nessun modo ignorare”, ha spiegato celebrando al Quirinale la Giornata della memoria, “i rischi cui possono essere esposti, e tornare ad essere esposti, ‘gli innocenti e gli indifesi di sempre’ come li ha definiti il presidente Gattegna: ‘gli ebrei, i rom, i sinti, i disabili, i malati di mente, gli omosessuali’. E vi aggiungo anche gli stranieri”. ( AGI )