“Si tratta di un risultato rilevante per il nostro Paese – ha precisato Alfano – che negli ultimi cinque anni ha contrastato con forza ed in ogni sede, anche giudiziaria con pronunce a favore delle istanze italiane della Corte di Giustizia (causa C-566/10) e del Tribunale europeo (cause T-353/14 e T17/15), la prassi sinora vigente di utilizzo del trilinguismo di fatto francese-inglese-tedesco, sulla base della surrettizia distinzione tra “lingue ufficiali” (le 24 richiamate dal Regolamento CE 1/58) e “lingue di lavoro” o “veicolari”.
Risolta positivamente la questione dei concorsi, l’Italia – sottolinea la Farnesina – è determinata a contrastare con decisione ogni altra politica di discriminazione linguistica adottata dalle Istituzioni europee, in particolare nella comunicazione pubblica (conferenze stampa, documenti e siti web), rinunciando in questo modo a comunicare con milioni di cittadini UE. Una comunicazione tanto più necessaria in una fase di necessario rilancio del progetto europeo.
“Si tratta, dunque, di un altro importante successo della diplomazia italiana”, ha commentato infine Alfano. Tutte le informazioni sulla nuova procedure di scelta del regime linguistico per i concorsi EPSO sono disponibili. (aise)