Buone notizie in casa dei socialdemocratici tedeschi: Martin Schulz, ex presidente del Parlamento europeo e ora candidato alle elezioni tedesche, sta rimontando velocemente e insidia il cancelliere Angela Merkel: l’ultimo sondaggio della Bild, ripreso dal Corriere della Sera, indica addirittura un sorpasso dello sfidante Spd con il 31% delle preferenze contro il 30% della leader della coalizione cristiano-democratica.
Dal 21% al 31% in due settimane
Un risultato sorprendente, raggiunto in poche settimane. Ben diversa, infatti, la situazione fino a poco tempo fa, quando il partito socialdemocratico languiva verso il suo minimo storico, poco sopra al 20%. Poi, la decisione di Sigmar Gabriel, presidente del Spd, di non candidarsi cedendo il posto a Schulz, ha rivoluzionato lo scenario. Questo personaggio più conosciuto a Bruxelles che a Berlino, ha intercettato la voglia di novità della Germania, dopo 12 anni di dominio initerrotto della ‘Lady di ferro’ tedesca.
La novità che piace ai tedeschi
Già a fine gennaio un articolo di Le Monde, rilanciato da Internazionale, titolava: “Martin Schulz è il vero rivale di Angela Merkel”. E lui non si è tirato indietro. In un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung ha ricordato che “in momenti difficili come questo il paese ha bisogno di una nuova direzione. È compito dell’Spd renderlo migliore”. Quanto alla sfida che ha di fronte, spiegando allo Spiegel la sua strategia per il futuro, l’ex presidente Ue non ha dubbi, “abbiamo bisogno di più coraggio”.
Un balzo in avanti giudicato “fenomenale” da Hermann Binkert, a capo dell’Insa (Institute for New Social Answers), che dalle pagine del Financial Times ricorda: “avrei detto che era impossibile migliorare di 10 punti in due settimane, ma è quello che è successo”.
Il trend positivo è stato confermato da ‘DeutschlandTrend’, il sondaggio della tv pubblica Ard, citato da La Stampa: Se ci fosse l’elezione diretta del capo del governo, il 50% dei tedeschi voterebbe per Schulz (+9% in una settimana), mentre Merkel si fermerebbe al 34% (-7%). Il 50% dei tedeschi spera che il prossimo governo federale venga guidato dalla Spd (+14%), mentre il 39% preferirebbe un esecutivo a guida Cdu/Csu (-12%). Quanto alle coalizioni post-voto, la costellazione preferita resta la Große Koalition col 43% dei consensi, seguita da un’alleanza tra Cdu/Csu e Verdi (36%) e una tra Spd, Verdi e Linke (33%).
Anche Il Sole 24 Ore parla esplicitamente di un “effetto Schulz innegabile”. Due i vantaggi segnalati: “pur 61enne, è una faccia nuova per la politica tedesca, avendo passato tutta la sua carriera politica fra Bruxelles e Strasburgo, ed è un oratore appassionato e vigoroso; e soprattutto non è Gabriel, che appariva ormai totalmente scoraggiato”.(AGI)