Comunità Italiana

La Finanza in Regione Battistoni si dimette

"La presidente della Regione Renata Polverini non poteva non sapere, poiché si trattava di una decisione di cui la giunta prendeva atto, dell'accordo di ripartizione dei fondi assegnati ai gruppi dall'ufficio di presidenza". E' quanto ha sostenuto ieri Franco Fiorito durante l'interrogatorio da parte dei pm di Roma.
Gli investigatori della Guardia di Finanza si trovano da questa mattina nella sede del Consiglio regionale del Lazio, alla Pisana, per ascoltare alcune persone. Starebbero cercando riscontri alle parole e alle carte depositate da Franco Fiorito.
Il capogruppo Pdl alla Regione Lazio Francesco Battistoni si è dimesso dopo avere incontrato i vertici del Partito di via dell'Umiltà. Battistoni, secondo quanto si apprende, ha rassegnato dimissioni "irrevocabili".
"Dimissioni? qualcuno parla al posto mio, domani si riunisce il consiglio, poi vediamo", ha detto la presidente della Regione LazioRenata Polverini uscendo di casa "per recarmi dal medico", ha precisato. "Ho condizionato il mio impegno al consiglio, non sono disposta a pagare le colpe di altri", ha aggiunto. "Oggi diremo i dati sui conti. Ho dato disposizione ai miei uffici di rendere noti i dati e di metterli in rete, per dimostrare quello che noi abbiamo fatto e quelli che hanno fatto gli altri", ha detto Renata Poverini uscendo di casa. "Io sono una persona onesta, non ho mai rubato nulla e respingo scenari raccapriccianti", ha detto Polverini. "Di questa classe politica ne faccio parte ma ne voglio uscire bene", ha aggiunto e replicando a chi le chiedeva una candidatura da premier ha risposto: "Ma per carità".
Riunione a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del partito. A via del Plebiscito sono attesi coordinatori e capigruppo del Pdl oltre al segretario Angelino Alfano. Tra i punti all'ordine del giorno la bufera che ha investito il Pdl Lazio in seguito allo scandalo dei fondi.
Polverini ha sentito Berlusconi, "non l'ho visto. Ieri sono stata in ufficio con alcuni amici e poi a cena. Sulla giornata di ieri sono stati raccontati film", ha aggiunto. "Ho letto i giornali e l'unico dispiacere che ho è che è stata data un'idea diversa dalla realtà. Ci sono persone che hanno commesso atti condannabili e mi auguro che presto la magistratura faccia chiarezza" .

Alle dimissioni ci pensa da giorni, da quando il caso Fiorito ha scosso la Regione Lazio. Ma se un passo indietro lo farà, Renata Polverini non dovrebbe quindi farlo prima di domani, giorno in cui l'aula della Pisana varerà i tagli e la riduzione dei costi della politica tentando un colpo di coda moralizzatore che spazzi via l'immagine sbattuta sui giornali di una Regione "ostriche,champagne e toga party". Insomma in aula la Presidente domani potrebbe presentarsi dimissionaria, tenendo fede a quello che di fatto ha in serbo da quando lo scandalo è scoppiato, ma consentendo al consiglio di approvare quello che lunedì ha preteso: "O si cambia, o si fanno i tagli o ci sfracelliamo".

Dunque prima i tagli, di auto blu, di soldi al consiglio, delle commissioni, poi le dimissioni. Oggi per Polverini è un giorno di lavoro e di "ritiro". Esattamente come ieri. Casa, la mattina, poi l'ufficio di presidenza in via Cristoforo Colombo. Circondata solo dai suoi fedelissimi, il capo di Gabinetto Pietro Zoroddu e il segretario generale Salvatore Ronghi, si prepara alla giornata di domani. Quella che potrebbe cancellare, almeno in parte, la presunta "brutta politica" praticata dalle mele marce.
Secondo i pm presso il consiglio regionale del Lazio avveniva "una gestione caotica" dei fondi ai quali si poteva "accedere con estrema facilità, anche solo con una telefonata". I pm parlano esplicitamente di "un sistema senza un serio controllo che spesso avveniva con violazione di legge". Dall'interrogatorio fiume dell'ex capogruppo Pdl Franco Fiorito, indagato per peculato, viene affermato in Procura a Roma, emerge una "gestione caotica" dei fondi a cui si poteva accedere "con estrema facilità e non secondo quanto stabilito dalle norme". Si potrebbero pero' anche aggravare i guai giudiziari per Fiorito: nei prossimi giorni sarà ascoltato dai pm di Viterbo  per reati connessi ad un'inchiesta aperta presso la Procura di Viterbo sulla gestione di fondi regionali.
"La situazione politica suggerisce questo, penso proprio di sì", ha risposto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani replica a Ilfattoquotidiano.it alla domanda se a suo avviso Renata Polverini si debba dimettere.  Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, ha scritto su Twitter che  "c'é una sola cosa da fare: tutti a casa".
Intanto dopo il pressing di Berlusconi per non farla dimettere, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno le manda un messaggio di sostegno: "Io la invito a non dimettersi, a tenere duro e a fare pulizia". Intanto il segretario del Pdl Angelino Alfano ha convocato per martedi' 25 settembre i capigruppo e i vice capigruppo di tutti i Consigli regionali d'Italia perche' non accada "mai piu" quello che è accaduto nel Lazio".

Fonte: Ansa