Comunità Italiana

La proposta di Berlusconi: ‘Bersani con Alfano vice’

Ancora le consultazioni di Pier Luigi Bersani che ha ricevuto un pre-incarico da parte del presidente della Repubblica in vista della formazione di un governo. I segretari di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, e dell'Ugl Giovanni Centrella sono i primi che il segretario vede in mattinata. Il programma di oggi prevede che il segretario del Pd incontri alle 12 Rete Imprese Italia; alle 13 rappresentanti del mondo ambientalista; alle 15 don Luigi Ciotti; alle 15,30 esponenti del Forum dei giovani; alle 16 rappresentanti del Movimento europeo e del Movimento federalista europeo.
"Abbiamo chiesto di togliere il pagamento dell'Imu sulla prima casa fino a mille euro": così il leader Cgil, Susanna Camusso, al termine delle consultazioni del premier incaricato Pier Luigi Bersani coi sindacati. Camusso ha anche detto che le prossime scadenze estive tra Tares, Imu e aumento Iva sono "una miccia che va disinnescata". Camusso ha detto di aver "ringraziato" Bersani "per il metodo. Un ringraziamento non di forma", ha sottolineato. "Abbiamo rappresentato un giudizio di una situazione sempre più difficile che ha bisogno di interventi e riforme" ma ancor prima di "misure urgenti. Abbiamo detto che a nostro avviso serve una governo che indichi alcuni cambiamenti fondamentali", ha proseguito il segretario generale della Cgil, indicando "il pagamento dei crediti alle imprese da parte della Pa perché la risposta data dal governo uscente non rappresenta una iniezione di liquidità necessaria" per evitare la chiusura delle stesse imprese né rappresenta "la risposta corretta per l'Ue". Camusso ha quindi evidenziato la necessità di dare "risposte alle persone", di partire dal lavoro e dall'economia reale.
"Bisogna fermare la crisi dell'economia ed il degrado del Paese" e, quindi, "porre l'accento su come si danno risposte al lavoro". Serve un governo che indichi "un segno di cambiamento" per "cominciare ad occuparsi dell'economia reale e della condizione delle persone", ha aggiunto Camusso.
"Bisogna fare il governo e farlo a tutti i costi. La situazione è drammatica e il Paese ha bisogno di un accordo tra le forze politiche. Una classe politica avveduta e responsabile deve trovare la sintesi". Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine delle consultazioni. Bonanni ha ribadito che "siamo contrarissimi a tornare a votare". "Abbiamo chiesto a Bersani – ha detto Bonanni – di considerare i problemi essenziali", a partire dalla "riduzione delle tasse sui lavoratori e sui pensionati", che è "una esigenza di giustizia e dell'economia". Ha evidenziato che "il criterio" adottato da Bersani "di sentire le forze sociali ed economiche è davvero apprezzabile". Bonanni ha insistito sulla necessità di una "strada della responsabilità" di fronte alla situazione del Paese. "Ha la febbre da tempo, ma nessuno ha messo le mani sull'infezione", ha sottolineato il leader della Cisl. A proposito della richiesta di riduzione delle tasse, Bonanni ha sottolineato come questo consentirebbe di conseguenza la ripresa dei consumi. Inoltre ha chiesto "un intervento forte sull'evasione fiscale, portando i reati sul piano del penale" e puntato il dito contro le "spese esorbitanti" delle amministrazioni laddove si annidano "inefficienze e corruzione" che vanno combattute. E, infine, "bisogna favorire una revisione profonda dei fattori di sviluppo: energia, infrastrutture, giustizia, oggi lenta, servizi non efficienti e costosi. Queste – ha detto Bonanni – sono le questioni principali".
"Abbiamo detto che occorre dare un segno importante e decisivo su come affrontare l'emergenza economica, che ha una priorità assoluta anche rispetto all'emergenza politica che le elezioni ci hanno consegnato". Così il leader della Uil, Luigi Angeletti, al termine delle consultazioni. "La situazione è seria, per non dire drammatica", ha aggiunto, indicando le priorità su cui agire: riduzione delle tasse sul lavoro, dei costi della politica ed il pagamento dei debiti della Pa.
"Osservo divertito…". Così il leader del Pd Pier Luigi Bersani, in una pausa delle consultazioni, replica ai cronisti che gli chiedono delle ipotesi che circolano sulla stampa di possibili nomi per il Quirinale. "Ci manca solo – aggiunge – che ci mettiamo a parlare anche di quello". Poi riferendosi alla crisi, il leader del Pd ha detto: 'La verità è che c'é una situazione drammatica'. "Avete visto quello che ha detto Confindustria?", ha aggiunto spiegando che anche da parte dei sindacati che ha incontrato oggi è stata manifestata la stessa preoccupazione. Dunque, secondo il segretario la crisi non è "ancora davanti" e per questo serve un governo: "anzi – sorride – servirebbe un governo che fa miracoli". E su Renzi: 'Non abbiamo mai litigato', replica a chi gli chiede se abbia fatto pace con Matteo Renzi.
Punto a una squadra autorevole in grado di dialogare con tutti. Lo avrebbe detto, secondo quanto viene riferito, Pier Luigi Bersani parlando della formazione di governo nel corso dell'incontro con gli imprenditori durante le consultazioni alla Camera. Il segretario del Pd avrebbe sottolineato anche come vi siano poche risorse a disposizione ma come, nonostante ciò, sia necessario mettere in campo subito alcune misure per far ripartire l'economia reale.
Riunione dei gruppi parlamentari del Pdl di Camera e Senato. All'incontro è presente anche Silvio Berlusconi. Il Pdl farà nuove manifestazioni sul modello di quella fatta sabato a Roma, la prima a Bari tra 15 giorni, ha annunciato Berlusconi nel corso dell'assemblea dei gruppi alla Camera. "Noi diremo a 'questi signori' che ci sediamo al tavolo solo se si parla di un governo insieme. Per esempio Alfano vice premier con Bersani premier – ha detto il cavaliere -. Con la partecipazione normale delle forze espresse dagli elettori".
"Bersani sta provando a formare un governo e io spero che, per il bene dell'Italia, ce la faccia". Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi che, nel corso di un'intervista all'emittente fiorentina Radio Toscana ha poi ribadito: "La mia serietà e la mia lealtà sono fuori discussione". Renzi, a chi gli chiedeva se oggi sarebbe andato alla direzione nazionale del Pd a Roma, ha risposto: 'No, per un motivo molto semplice: è stata convocata all'ultimo momento, e io sto a Firenze a fare il sindaco'. "Bisognerebbe dimezzare parlamentari – ha aggiunto Renzi -, far diventare il Senato una Camera delle autonomie, e togliere il finanziamento pubblico ai partiti". All'intervistatore che sottolineava come queste proposte le avanzasse "anche Grillo", Renzi ha glissato parlando della 'Festa del grillo', una fra le più famose manifestazioni folcloristiche di Firenze.
Il governo Monti "ha rimesso in carreggiata" l'Italia "dal punto di vista della macroeconomia: il problema vero è che c'é l'economia reale di cui bisogna occuparsi di più, cioé le aziende, le famiglie che non hanno soldi", ha aggiunto Renzi. "Dall'altro lato però toccava alla politica lo sforzo di ridurre, ridurre, ridurre", ha aggiunto, riferendosi ai costi della politica: "Lo sforzo purtroppo non è stato fatto".
SANGALLI, C'E' ASSOLUTA URGENZA, IMPRESE A COLLASSO – "L'assoluta necessità e urgenza di dare subito un governo al Paese, richiesto dalla drammatica situazione economica che il Paese sta attraversando e dalle imprese che sono al collasso". E' quanto affermato dal presidente di turno di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, al premier incaricato Pier Luigi Bersani nel corso delle consultazioni alla Camera. Sul versante economico ha insistito sulla necessità di ridurre la pressione fiscale, oggi ormai a "livelli insostenibili per famiglie, lavoratori e imprese".
CENTRELLA, SIA ESECUTIVO FORTE, AGISCA PER LAVORO – "Chiediamo un governo forte, non di minoranza, che metta in campo azioni per il lavoro". Lo ha detto il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, nel corso delle consultazioni tra il presidente del consiglio incaricato Pier Luigi Bersani ed i sindacati. "Abbiamo problemi reali e urgenti da risolvere – ha sottolineato il sindacalista – come gli esodati, modificare le riforme Fornero sul lavoro e sulla previdenza, rendere meno stringente il Patto di Stabilità per consentire a Comuni e Regioni di prendere delle decisioni". Soprattutto, ha aggiunto, "occorre una riforma fiscale vera che faccia pagare di più a chi ha di più, che introduca il quoziente familiare, che preveda l'abolizione dell'Imu sulle prime case ad uso abitazione civile. Così come le aziende vantano crediti verso la Pubblica amministrazione, anche i dipendenti pubblici ne vantano uno, dovuto al congelamento degli stipendi da più di tre anni e alla mancata corresponsione dell'indennità di vacanza contrattuale". "Siamo pronti – ha concluso Centrella – a fare la nostra parte purché il governo sia forte e prenda decisioni necessarie", con "risposte vere ed esigibili per chi sta pagando di più la crisi del Paese".

Fonte: Ansa