{mosimage}L'Alto commissariato per i rifugiati reagisce al ministro: «Fiducia nella Boldrini». Finocchiaro (Pd): «Ottusità»
LA RUSSA – «Non conta un fico secco», aveva detto il ministro della Difesa La Russa riferendosi all'Alto commissariato per i rifugiati. E sulla portavoce Laura Boldrini, aveva aggiunto con un paradosso – «o disumana o criminale». Anche se poi, aveva smorzato i toni: «Non ho niente contro la signora Boldrini, se si è sentita offesa me ne dispiace», affermava il ministro ribadendo di considerare «umana l'azione dei nostri marinai nel riaccompagnare, come vuole la legge del mare, nel porto più vicino i migranti intercettati».
LA RUSSA – Prima dell'intervento ufficiale di Guterres, La Russa ai microfoni di Radio 3 aveva dichiarato che il Governo è «compatto», ministro degli Esteri compreso, nel ritenere che l'Unhcr sbaglia nel criticare l'Italia sui riaccompagnamenti in Libia degli immigrati. «Mi spiace che ci siano stati problemi di tipo personale dei quali voglio assolutamente chiedere ammenda». «Ma sto ancora aspettando dalla Boldrini la spiegazione del perché considera più umano accompagnare i migranti in Italia, rinchiuderli nei Cie e poi espellerli». La Russa ammette di avere utilizzato «toni comiziali» che sono diversi da quelli usati quando si fa «una dichiarazione ufficiale» e chiama in causa il ministro degli Esteri Franco Frattini per testimoniare l’unità di intenti dell’esecutivo sul riaccompagnamento dei migranti. «Frattini, che è l’uomo più moderato del governo, dice lunedì che gli organismi internazionali vanno rispettati, e io sono d’accordo con lui, anche quando sbagliano. Dunque dice che la Boldrini ha sbagliato», afferma La Russa. L'Italia è «già in parte» un Paese multietnico ma non è opportuno che divenga «multiculturale» perché storia, cultura e tradizioni devono rimanere «il segno distintivo.
FINI – Immediate le reazioni del mondo politico. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, incontrando i giornalisti a Monopoli, a margine di un incontro con gli studenti sul tema della Costituzione italiana precisa: «Dovremmo sforzarci tutti di affrontare una questione così impegnativa e complessa per la società italiana senza cadere nella tentazione di dare vita a un confronto tutto finalizzato unicamente al voto per il Parlamento europeo che viene rinnovato tra qualche settimana» Per il presidente della Camera quello dell’immigrazione e dell’integrazione è un problema «di rapporto fra Unione europea e Paesi di provenienza degli immigrati, tocca il futuro della nostra società e andrà oltre il 7 di giugno».
FINOCCHIARO – Alle dichiarazioni del ministro La Russa, ha risposto anche con una nota Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama. «La posizione del governo – sostiene Anna Finocchiaro – sta rasentando l'ottusità costringendo il nostro Paese in una situazione di isolamento internazionale sempre più preoccupante. Siamo a una sorta di delirio di onnipotenza che dovrebbe preoccupare tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell'Italia: su crisi e immigrazione, in nome della propaganda elettorale, questo governo – conclude – ci sta spingendo in un tunnel davvero pericoloso».
Fonte: www.corriere.it