Donnarumma favorito per la guida dell’Acea
Lunedì, entro le ore 16, è il giorno nel quale il Comune col suo 51% e gli altri due azionisti principali di Acea – Engie (23,3%) e gruppo Caltagirone (5%) – dovranno consegnare le liste dei loro candidati per il Cda della ricca multiutility in vista del rinnovo del management durante l’assemblea degli azionisti del 27 aprile. Il Campidoglio, a quanto filtra, avrebbe scelto Stefano Donnarumma (ora direttore di Reti A2A e già alla guida di Acea Distribuzione) come amministratore delegato e come presidente Luca Lanzalone, l’avvocato genovese che negli ultimi mesi ha aiutato la sindaca nella delicata partita per la modifica del progetto dello stadio della Roma. Al Comune spetta anche la nomina di altri tre posti nel Cda, mentre gli altri quattro sono ugualmente suddivisi tra gli altri due maggiori soci privati.
Resa dei conti in aula con il Pd
Martedì pomeriggio invece sarà la volta della seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina per discutere della “stabilità politica della giunta capitolina”. La riunione, richiesta dal Pd, era stata convocata inizialmente per il 20 marzo ma poi rinviato visto che la sindaca era partita per qualche giorno di vacanza. La Raggi sarà chiamata in aula a riferire delle vicende che hanno portato al cambiamento di assetto della sua giunta dopo l’arresto a dicembre di uno dei suoi fedelissimi, il dirigente del Personale Raffaele Marra, in carcere con l’accusa di corruzione per fatti risalenti all’epoca della consiliatura di Gianni Alemanno. E soprattutto delle indagini della Procura di Roma a suo carico, con l’ipotesi di falso e abuso d’ufficio, per la nomina di Renato Marra (fratello di Raffaele) alla Direzione Turismo, poi revocata.
Le incognite dello stadio della Roma
Mercoledì poi sarà il turno della riunione conclusiva della conferenza dei servizi sul progetto dello stadio dell’As Roma. Il 30 marzo la giunta ha varato un primo atto formale che prevede di rivedere la delibera che nel dicembre 2014 – durante la consiliatura di Ignazio Marino – ha ricevuto la dichiarazione di pubblico interesse. Il testo recepisce le indicazioni dell’ordine del giorno approvato dalla maggioranza il 23 marzo durante il consiglio straordinario sullo stadio.
Ma la delibera ancora non è stata pubblicata sul sito del Comune e i dettagli conosciuti sono solo quelli frutto dell’intesa tra la sindaca e il club giallorosso per dimezzare le cubature rivedendo il business park con 18 palazzine al posto delle tre torri previste originariamente. Non è scontato che la Regione Lazio, che ha sottoposto il testo varato dal Comune alla verifica dei suoi legali, si accontenti del documento prodotto dal Campidoglio e accetti di sospendere nuovamente i lavori della conferenza per consentire al Comune di rivedere gli atti tramite una nuova delibera varata dall’Assemblea Capitolina.
Resta dunque ancora in piedi l’ipotesi che mercoledì l’attuale conferenza dei servizi si concluda con una nulla di fatto e ci sia la necessità di farne una seconda per varare il progetto così come ridisegnato, allungando quindi l’iter autorizzativo di almeno altri 6 mesi. (AGI)