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La tua firma per cambiare In 40.000 hanno già detto sì

30 de junho de 2010 - Por Comunità Italiana

Tanti sono i lettori che sul sito Gazzetta.it hanno firmato l’appello pro-tecnologia in campo. Una cifra destinata a crescere, perché sarà possibile sottoscrivere la petizione anche nei prossimi giorni

MILANO  – "Mai più", dicono 36mila sportivi italiani, aderendo all’appello che la Gazzetta ha rivolto alla Fifa. "No mas", si associano gli "aficionados" spagnoli. "No more", concordano dall’Inghilterra. E non mancano neppure il "plus jamais" dei tifosi francesi e il "nunca mais" dei brasiliani. Una lettera, quella indirizzata dalla Rosea al presidente Joseph Blatter, che è stata vista, capita e condivisa nel mondo. E tutto questo è avvenuto in solo giorno, il primo di una campagna che la Gazzetta dello Sport porterà avanti, per arrivare al risultato concreto: un calcio credibile, non più schiavo degli errori arbitrali e di chi si ostina a non cercare di evitarli.

{mosimage}Che numeri — Trentaseimila. Tanti sono i lettori che sul sito Gazzetta.it hanno firmato l’appello pro-tecnologia in campo. Una cifra destinata a crescere, perché sarà possibile sottoscrivere la petizione anche nei prossimi giorni. La mano di Henry nelle qualificazioni, il gol (tutt’altro che fantasma) non assegnato a Lampard e la rete in fuorigioco di Tevez non sono passate inosservate neanche qui, in un Paese ancora scottato dalla prematura eliminazione della Nazionale. Ma chi dice che gli italiani debbano per forza peccare di provincialismo? Se escludiamo il gol irregolare della Nuova Zelanda, gli azzurri non sono stati direttamente coinvolti negli ultimi macroscopici errori dei "fischietti", eppure i lettori della Gazzetta hanno sposato in massa la nostra causa. Ne volete una prova? Date un’occhiata al tenore dei commenti su Gazzetta.it, a corredo dell’appello alla Fifa. Più che l’indignazione, prevale la volontà di migliorare: c’è chi parla di microchip e telecamere, chi fa confronti con gli altri sport e chi spiega agli ultimi dubbiosi (ce ne sono, e noi di certo non li censuriamo) la differenza tra l’aiuto della tecnologia e l’abuso della moviola in campo.

All’estero — L’eco di questo dibattito, grazie alla potenza della comunicazione globale, ha impiegato poco tempo a varcare il confine. Il sito di Marca ha pubblicato il nostro appello a beneficio degli spagnoli, quello del Daily Star lo ha proposto agli inglesi, Sports.fr lo evidenzierà in rappresentanza della Francia, mentre il brasiliano Lancenet.com.br ha allargato il discorso al Sudamerica. I tifosi italiani, come quelli stranieri, hanno capito che non si tratta di un problema esclusivo di questa o quella nazione. E’ qualcosa che riguarda tutti gli appassionati di calcio. E il primo passo verso il cambiamento è stato fatto.

Fonte: www.gazzetta.it

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.