La nave della Marina per trasferire i clandestini sbarcati sull'isola. Nuovo barcone con 50 migranti
MILANO – È arrivata al largo di Lampedusa la San Marco, la nave della Marina militare utilizzata per trasferire gli immigrati sbarcati sull'isola. La nave non è entrata nel porto e il trasbordo dei migranti dalla banchina è previsto con i mezzi da sbarco a bordo della nave. Problemi organizzativi stanno impedendo, però, per ora, l'imbarco degli immigrati sulla nave. L'Unità anfibia della Marina ha gettato l'ancora davanti al porto di Lampedusa poco dopo le 8:30: da allora il portellone posteriore da cui dovrebbero uscire i mezzi anfibi su cui verranno caricati i migranti non è mai stato aperto. E, secondo quanto è stato possibile apprendere, al comandante della nave non sarebbe ancora stato comunicato dove dovrebbero essere portati i circa 500 extracomunitari che dovrebbero comporre il primo carico.
NUOVO SBARCO – Nella mattinata di mercoledì, il primo sbarco della giornata: circa 50 immigrati sono stati intercettati a poca distanza dal porto dell'isola. Sono stati scortati dalle motovedette giunte sul posto. Niente sbarchi sull'isola, invece, dove martedì erano arrivati circa 700 immigrati, mentre 500 erano stati trasferiti. Il saldo, dunque, resta comunque pesante per Lampedusa, una cittadina allo stremo e vistasi trasformare velocemente in un enorme bivacco all'aperto, con oltre cinquemila nordafricani accampati in qualche modo. Il sindaco Dino De Rubeis, in contatto con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, afferma di avere avuto rassicurazioni sull'operazione della San Marco. «La nave – spiega il primo cittadino – farà la spola con la terraferma per trasferire ogni volta circa mille profughi. Insieme ai 500 che partono con il ponte aereo ogni giorno, l'isola dovrebbe essere evacuata nel giro di qualche giorno. A questo punto è di fondamentale importanza che i recuperi, che nel frattempo avverranno, siano dirottati altrove sulla terraferma. Restiamo in continuo contatto con il capo dello Stato per informarlo dell'andamento dell'evacuazione dell'isola e della sua messa in sicurezza».
Fonte: www.corriere.it