““Sto seguendo con interesse – scrive Albanese – gli articoli che il Corriere Canadese pubblica regolarmente sul tema del sistema dell’immigrazione canadese e vorrei contribuire alla conversazione. Sin dal giugno 2016 ho avuto il piacere e l’onore di servire nel ruolo di ministro della Cittadinanza e dell’Immigrazione”. L’Ontario – sottolinea il ministro – continua ad essere una delle destinazioni più attraenti per chi decide di emigrare, sia per nuove opportunità lavorative, per avere un’istruzione migliore o semplicemente per iniziare una nuova vita in una società sicura e inclusiva. “Vi posso assicurare – continua la lettera – che il governo dell’Ontario sta lavorando duramente nel sostegno dei nuovi immigrati attraverso programmi linguistici e servizi per l’integrazione, mentre continuiamo ad attrarre lavoratori qualificati di cui abbiamo bisogno per mantenere competitivo l’Ontario nell’economia globale di oggi”.
Uno degli obiettivi da raggiungere – ammette Albanese – è quello di arrivare a un sistema dell’immigrazione più efficace ed efficiente rispetto agli input e ai bisogni del mercato del lavoro. Ecco allora che quanto sta avvenendo nelle Province Atlantiche – dove in sostanza viene data una maggiore autonomia ai datori di lavoro nella scelta e nella selezione dei lavoratori reclutati all’estero – rappresenta un modello da seguire.
“È un mio obiettivo – continua il ministro – che l’Ontario stabilisca una partnership con il governo federale comparabile alle Province Atlantiche, attraverso il negoziato del prossimo Accordo sull’Immigrazione Canada-Ontario, che non è stato rinnovato dal 2011. È imperativo che un accordo di questa natura sia stabilito per riconoscere i bisogni specifici di questa provincia, il motore economico del nostro grande Paese”.
E sugli sviluppi di questo pressing provinciale su Ottawa, Albanese non nasconde il proprio ottimismo. “Sono fiduciosa – ribadisce – sul fatto che il processo nel quale i nostri due governi sono impegnati risulterà in un Accordo sull’Immigrazione Canada-Ontario che darà il via a una nuova era di cooperazione nelle questioni dell’immigrazione quali i programmi di selezione, insediamento e integrazione per gli anni a venire. Un tale nuovo accordo porterebbe immensi benefici sia all’Ontario che al resto del Canada”. Insomma, il governo provinciale ha deciso di cambiare marcia sul fronte dell’immigrazione. Servono però nuovi strumenti per rivendicare una maggiore autonomia rispetto alle esigenze complessive del governo federale. Senza dimenticare però – ricorda Albanese – che in questo periodo sono stati già raggiunti dei risultati tangibili. “Stiamo modernizzando l’Ontario Immigration Nominee Program (OINP), un programma che ci sta aiutando a costruire una forza lavoro qualificata e a contribuire a un’economia inclusiva. La quota dell’Ontario è determinata dal governo federale e per il 2017 è di 6000 unità, con 500 candidature in più rispetto all’anno scorso, a dimostrazione della fiducia che ha il governo federale nel nostro programma”. Albanese infine ricorda altri risultati raggiunti, come il rafforzamento dell’OINP e i servizi online anche per gli studenti stranieri.
“L’Ontario è sempre stata una comunità accogliente per gli immigrati – conclude il ministro – Noi manterremo il nostro impegno ad attrarre l’immigrazione sociale ed economica di cui abbiamo bisogno per aiutare l’Ontario a crescere””. (aise)