Comunità Italiana

Laziogate: Polverini, ‘Vado avanti. Centrato obiettivo tagli’

"Oggi abbiamo centrato l'obiettivo, ciò che avevo chiesto: abbiamo dimezzato le commissioni, abolito quelle speciali, azzerato i trasferimenti al consiglio regionale. Ora metteremo in campo un regolamento serio". Così la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, nel prendere la parola davanti al Consiglio regionale del Lazio, che ha varato i tagli da lei chiesti dopo lo scandalo sulla gestione dei fondi del Pdl. Niente dimissioni, dunque. Il centrodestra resta alla guida della Regione.
"Se ve la sentite di andare avanti? Io me la sento", dichiara in chiusura del suo intervento la governatrice. Poi rivolta al segretario del Pd Bersani: "Dice che mi devo dimettere ma mi deve spiegare perché non lo ha fatto lui davanti alle vicende Lusi e Penati".
All'indomani di un nuovo blitz della Guardia di finanza alla Pisana, si è svolta la riunione decisiva del Consiglio regionale per votare i tagli voluti, anzi imposti politicamente dalla presidente Polverini per restare. "Con i tagli che abbiamo fatto i cittadini del Lazio avranno venti milioni in più", sottolinea la governatrice nel suo discorso in Aula. "Abbiamo azzerato e revocato ogni investimento, ad esempio la nuova palazzina non si farà, abbiamo revocato l'assegnazione delle auto blu, sciolto i monogruppi e creato l'impianto razionalizzazione dei fondi".
Il Consiglio del Lazio ha approvato all'unanimità l'abolizione delle tre commissioni speciali. Sono così sciolte le tre commissioni speciali 'Federalismo fiscale e Roma Capitale', 'Sicurezza ed integrazione sociale, lotta alla criminalita' e 'Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro'. Poi, sempre all'unanimità e alla presenza della governatrice (assente in principio di seduta) è stato votato il dimezzamento delle commissioni permanenti, dalle 16 attuali a 8.
"Lunedì riunirò la conferenza dei capigruppo per provvedere allo scioglimento dei monogruppi consiliari per individuare il percorso tecnico giuridico da mettere in atto", annuncia il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mario Abbruzzese aprendo la seduta. "Altri provvedimenti – aggiunge – saranno la riforma statutaria per ridurre i consiglieri da 70 a 50 e gli assessori da 16 a 10 e per l'introduzione del collegio dei revisori regionali, ma questa procedura avrà tempi un po' più lunghi, perché lo statuto prevede la doppia lettura. Comunico inoltre – comunica ancora – che l'ufficio di presidenza ha provveduto ad azzerare tutte le consulenze dell'ufficio di presidenza".
Dopo le dimissioni di Francesco Battistoni, Chiara Colosimo è il nuovo capogruppo alla Regione. "Da oggi parte il rilancio del Popolo della Libertà alla Regione Lazio, e il Pdl lo fa compatto", dichiara Colosimo che, con i suoi 26 anni, è la più giovane consigliera del Lazio. Proveniente dalle fila di An, corrente Fabio Rampelli, è anche dirigente regionale dei giovani del partito.
Vertice in Procura questa mattina a Roma tra gli inquirenti titolari dell'inchiesta che vede indagato per peculato l'ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale del Lazio, Franco Fiorito. Nell'ufficio del procuratore aggiunto Alberto Caperna, si è svolto un confronto a cui ha partecipato il sostituto Alberto Pioletti e il comandante del nucleo di polizia valutaria della Gdf, Giuseppe Bottillo. In base a quanto trapela da piazzale Clodio oggetto del vertice anche quanto raccolto ieri dalle Fiamme Gialle nella sede della Pisana dove per alcune ore sono stati ascoltati funzionari dell'ufficio di presidenza del Consiglio. Al momento in Procura si ribadisce che l'inchiesta verte esclusivamente sulla gestione dei fondi destinati al gruppo Pdl negli ultimi due anni. Le verifiche degli inquirenti puntano a chiarire in che modo siano stati utilizzati gli otto milioni di euro transitati nelle casse del gruppo. A breve, intanto, potrebbe esserci un incontro tra i pm capitolini e quelli della procura di Viterbo dove da tempo è avviata una indagine su fatture false emesse da società viterbesi al gruppo Pdl.

Alfano – "Io ho visto Polverini ieri pomeriggio. Escludo adesioni ad altri partiti, non ne vedrei la ragione". Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano ospite della 'Telefonata' su Canale 5. Alfano non vede motivi per cui la presidente del Lazio debba dimettersi: "E' parte lesa – dice – è vittimaperche’ sta pagando, come il Pdl, un danno d’immagine". "Io credo sia un caso isolato e voglio crederlo fino in fondo. Non mi pare che in altre Regioni ci siano modalità così discrezionali nell’elargizione dei fondi. Come prima cosa va cancellata la normativa che ha consento questo e poi va mandato a quel Paese chi lo a fatto". "Noi – prosegue Alfano – abbiamo cacciato Fiorito, approvato il piano riforme della Polverini, chiesto alla Regione Lazio di cancellare la norma di erogazione fondi e convocato i capigruppo e insieme abbiamo chiesto al nostro capogruppo alla Pisana, che non era indagato, di dimettersi per evitare che fosse preso a pretesto il suo cattivo rapporto con il predecessore per strumentalizzare la vicenda".
Schifani – "Occorre procedere con gesti seri e coraggiosi per fare in modo che i cittadini non si allontanino dalla politica e dalle istituzioni". Lo dice il presidente del Senato Renato Schifani precisando che non si riferisce solo alla situazione nel Lazio. "Ribadisco – aggiunge – la mia forte preoccupazione per una spaccatura tra cittadini e politica".

Vietti – Occorre "uno scatto d'orgoglio della politica e delle istituzioni, della società tutta per ripristinare un forte senso di etica pubblica". Così il vicepresidente del Csm Michele Vietti. La magistratura, ha detto Vietti, "farà come sempre il suo dovere; tuttavia, pensare che la magistratura possa risolvere il problema della corruzione e vincere la battaglia per la legalità è un'illusione".

Fonte: Ansa