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Home > Legge elettorale

Legge elettorale

20 de janeiro de 2014 - Por Comunità Italiana

Doppio turno di coalizione. Sarebbe questa – secondo quanto anticipa ‘Repubblica’ e confermato in ambienti Pd – la novità del testo di legge elettorale che Matteo Renzi proporrà alla direzione del Pd. Se nessuna coalizione ottiene il 35% le prime due vanno al ballottaggio per il premio. Se nessuno ottiene il 35%, dunque, le due coalizioni che hanno più voti vanno al ballottaggio 15 giorni dopo le elezioni per contendersi il premio del 15%. Un modo per evitare – si spiega – il ritorno delle larghe intese. Resterebbero – sempre secondo quanto viene anticipato – le mini liste bloccate di sei candidati per circoscrizione e gli sbarramenti: al 5% per i partiti in coalizione e quello dell’8% per le forze che si presentano da sole.

Per una ripartenza dell’esecutivo, “secondo me ci vuole anche più di un rimpasto: ci vuole un nuovo governo a guida Letta che abbia un ‘reshuffling’ dei ministri”. Così il vicepremier Angelino Alfano a Radio24. Questo passaggio, afferma, è nella competenza del “presidente del Consiglio, d’accordo con il presidente della Repubblica”. “Mi auguro di cuore”, aggiunge Angelino Alfano, a proposito della necessità di una nuova squadra per l’esecutivo Letta, “che il Pd assicuri una guida unitaria rispetto al governo”.

Con Matteo Renzi “ci siamo sentiti frequentemente”. Anche oggi? “Abbiamo in mente di sentirci e vederci, ma non abbiamo avuto modo di organizzarci perché ora sono impegnato al Viminale”. Così Angelino Alfano nell’intervista a Radio24.

Per il via libera alla legge elettorale, “dobbiamo vedere rispetto alle nostre 4 richieste quante vanno in porto”, ha spiegato Alfano a proposito della trattativa in corso sulla legge elettorale. “Dobbiamo ottenere almeno tre su quattro condizioni”, spiega: “Indicazione del candidato premier della coalizione, premio di maggioranza alla coalizione, no a un Parlamento di nominati, soglie di sbarramento vere e non finte”.

A proposito dell’accordo tra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale, “hanno tentato di soffocarci nella culla, di ucciderci col sistema spagnolo. E non possono pretendere che facciamo finta di non averlo capito. Il tentativo di soffocarci non l’abbiamo scambiato con una carezza o un bacetto”, ha detto Alfano.

Con l’incontro nella sede del Pd tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi è archiviata la stagione dell’antiberlusconismo e della via giudiziaria per sconfiggere il Cavaliere? “Lo abbiamo sperato tante volte, ma non mi sentirei di scommetterci. Del resto Renzi è stato quello che ha detto ‘game over’ dopo la decadenza giudiziaria di Berlusconi”. Così il leader del Nuovo centrodestra.

Dopo l’incontro con Renzi, Berlusconi “non l’ho sentito, l’ho sentito l’ultima volta per gli auguri di buon anno”. Così Angelino Alfano a Radio24. “La rottura con Berlusconi è stata vera”, ribadisce il leader di Ncd. Che dice di non essere pentito: “Perché dovrei? La nostra start up è di successo. Abbiamo la collocazione come quarta forza politica e saliremo presto sul podio”. Dunque, assicura, il ritorno con il Cavaliere “non è nell’ordine naturale delle cose”.

“La sinistra italiana è stata caratterizzata dalla competizione tra Veltroni e D’Alema. Spero non nasca ora una competizione tra Renzi e Letta che venga fatta pagare al Paese”. Così il vicepremier Angelino Alfano, in un’intervista a ‘Mix 24’, su Radio24.

Viste le critiche già emerse nella minoranza, ce la farà Matteo Renzi a tenere unito il Pd sulla legge elettorale? “Mi auguro e penso di sì”: così Alfano, leader di Ncd, a ‘Mix 24’, su Radio24.

Sulla legge elettorale Matteo Renzi deve assumere “un impegno con il buonsenso: dobbiamo assicurare la governabilità ed evitare che per legge si riduca tutto a due partiti”: così Alfano, a ‘Mix 24’ a proposito del confronto in corso sul sistema di voto. “Non abbiamo il timore della soglia di sbarramento”, assicura Alfano. E aggiunge che in Italia la soglia del 4% “è talmente vera che una volta ha tenuto fuori Casini e una volta la Lega”. Nella trattativa “il problema – aggiunge – è la possibilità per l’elettore di scegliere il proprio parlamentare”, che non sembra assicurata dalle liste bloccate, per quanto corte.

“Da tempo Berlusconi, il Pd e tutti i partiti hanno insistito sulla necessità per gli elettori di scegliere gli eletti, quindi con un ventaglio di scelte a disposizione più ampio possibile. Invece ora cercano di siglare un’intesa nella quale all’elettore viene impedita la possibilità di scegliere i propri candidati. Questo è un fatto gravissimo, una limitazione della democrazia che denunzio e che ribadirò anche in Aula”. Lo afferma il capogruppo di Ncd al Senato, Renato Schifani, a ‘Prima di tutto’, su Radio1 Rai.
“Anche la migliore legge elettorale – rileva – non risolve un problema: la governabilità. Questo Paese assumerà un assetto stabile, in cui è chiaro chi governa e chi è all’opposizione se non si fa una modifica alla costituzione in materia di forma di governo: cioè impedire che un leader eletto possa essere sostituito da un altro con un ribaltone. La legge elettorale non risolve questo problema e nemmeno la modifica del Parlamento. Non prendiamoci in giro, dobbiamo prevedere l’elezione diretta del premier e la non sfiduciabilità dello stesso, per evitare cambi di maggioranza in corsa”, conclude Schifani.( ANSA )

 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.