“Patto sul sistema tedesco e si può votare in autunno” anche perché il testo base proposto dal Pd con una logica maggioritario-proporzionale “non è un sistema misto”, è “un sistema confuso e pericoloso” che “Se venisse adottato dalle elezioni potrebbero uscire una maggioranza casuale, che sarebbe comunque espressione di una minoranza dei cittadini, o anche due maggioranze diverse fra Camera e Senato”, e ancora “Mi sembra un tentativo di forzatura da parte del PD, del tutto sorprendente anche rispetto alle indicazioni del Capo dello Stato per una legge elettorale condivisa”. E’ l’offerta che Silvio Berlusconi avanza intervistato dal Messaggero con un auspicio: “Spero e credo che si potrà tornare a ragionare in modo costruttivo col Pd”. E per supportare la scelta della mano tesa, Berlusconi usa toni garantisti sui casi Consip e Banca Etruria, definendo “riprovevole la campagna contro Renzi e Boschi”.
La proposta non ha maggioranza in Senato
Berlusconi è convinto che “il sistema tedesco, quello vero, che noi chiedevamo, è uno dei due grandi sistemi possibili, accanto al semipresidenzialismo alla francese. L’unico – sottolinea – che funziona davvero in Europa nei paesi in cui non è prevista l’elezione diretta del Presidente”. Quindi “Il problema non è Forza Italia” ma la proposta avanzata dal Pd che “non ha la maggioranza in Senato” anche perché “così com’è spacca il Paese su un tema che invece dovrebbe unire, come le regole elettorali”. “Forza Italia – ricorda il Cavaliere – ragiona come sempre nell’interesse complessivo, che in queste materie non può essere ricondotto a piccoli calcoli di convenienza immediata. Io spero e credo che si potrà tornare a ragionare con il Pd, anche perché i numeri parlamentari lo rendono necessario. Quello che è certo, è che questa proposta non è una buona base di partenza”.
Intercettazioni, campagna “riprovevole”
Tornando alle polemiche sui casi Consip e Banca Etruria definisce Renzi e Boschi “vittime” di una “riprorevole campagna scandalistica”. “Sono avversari, ma noi – sostiene – vogliamo sconfiggerli sul piano delle idee, dei programmi della capacità di governo, non usando questi metodi che ci ripugnano”. Comunque un sassolino dalla scarpa il Cavaliere se lo toglie in tema di intercettazioni: “ben venga il ravvedimento del Pd, anche se interessato”. (AGI)