I rapporti politici ed economici e un focus particolare sull’energia. Sono questi i temi centrali della visita di Enrico Letta in Messico, la prima dopo 24 anni dalla precedente, guidata dall’allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti. “Si tratta di una visita che definiremmo storica” spiega il consigliere diplomatico del premier Armando Varricchio, “il premier intende aprire il 2014 con una missione, che anticipa la missione di sistema che si terra’ in primavera, in un Paese cerniera tra i paesi in via di sviluppo e quelli a industrializzazione avanzata. Il Messico, che fa gia’ parte del Nafta, e’ il primo Paese del gruppo dei Mint (insieme a Indonesia, Nigeria e Turchia) e l’Italia e’ gia’ presente, con un interscambio di 4 miliardi circa e una bilancia a nostro favore”.

Da tempo infatti molte industrie italiane, grandi e medie, sono presenti nei diversi distretti federali messicani. Ma ora “si apre ua nuova e interessante opportunita’ con l’apertura del mercato energetico”. Grazie alla riforma costituzionale attuata dal nuovo presidente Enrique Pena Nieto, infatti, l’estrazione del petrolio, soprattutto offshore, non sara’ piu’ monopolio statale. “Le riforme avranno piena attuazione solo tra due anni, le prima gare internazionali si avvieranno all’inizio del 2015, ma e’ importante essere qui ora” ha spiegato il consigliere economico di palazzo Chigi Fabrizio Pagani. E infatti domani Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, aprira’ ufficialmente la sede dell’azienda energetica a Citta’ del Messico, presente Enrico Letta.

“I rapporti politici formali tra i nostri due paesi hanno segnato un po’ il passo in questi anni, ma i rapporti economici sono andati avanti, le industrie italiane hanno svolto bene il loro lavoro. Ora Letta e Pena Nieto hanno stabilito un dialogo proficuo, grazie agli incontri avuti al margine del G8 e del G20 e il presidente messicano ha invitato il nostro premier per avviare una serie di contatti bilaterali ufficiali” ha spiegato Varricchio. “L’intento e’ di affrontare il 2014 aprendosi ai nuovi protagonisti dell’economia mondiale, vogliamo affrontare il mare aperto e quindi si e’ deciso di iniziare l’anno con una visita extraeuropea a cui ne seguiranno altre. Qui in Messico, durante la visita di Letta apriranno li uffici di Mediobanca, Sace ed Eni”. Oggi Letta e Pena Nieto avranno un colloquio ufficiale a cui seguira’ la firma di una dichiarazione congiunta che riguardera’ i rapporti bilaterali politici, economici, culturali, di industria della difesa”.

Il premier interverra’ poi davanti al Club degli imprenditori e insieme a Pena Nieto incontrera’ il Businnes council, copresieduto per l’Italia da Marco Tronchetti Provera, e di cui fanno parte per l’Italia Eni, Enel e Finmeccanica. Martedi’ Letta terra’ un discorso nella sede del ministero degi Esteri e poi si rechera’ nel distretto di Queretaro, dove da anni lavorano imprese italiane come Pirelli, Ferrero, aziende medie del settore manifatturiero, meccanico e calzaturiero. Ma il tema fondamentale sara’ quello dell’energia. “Il Messico – spiega Varricchio – e’ sempre piu’ un player fondamentale”. “Si stima che il Messico sia il territorio, soprattutto offshore, inesplorato piu’ grande dopo l’Artico”, ha fatto presente Pagani, che ha illustrato i tempi previsti per l’apertura del mercato che dovrebbe cominciare con la nascita di joint venture della societa’ nazionale prima e con gare per le imprese straniere poi, tutto entro l’inizio del 2015. “Eni inaugurera’ domani ufficialmente la sua sede a Citta’ del Messico – ha ricordato Pagani – perche’ e’ importante essere qui adesso, nel momento chiave del processo di apertura del mercato”. ( AGI )