Comunità Italiana

L’Indonesia tra terremoti e vulcani

Almeno 40 morti e 380 dispersi per la scossa di 7,7 gradi di lunedì che ha innescato anche uno tsunami minore

GIAKARTA – Un vulcano che è entrato in eruzione, un terremoto fortissimo che ha innescato un piccolo tsunami, piogge torrenziali nella capitale Giakarta. Sono giorni difficili per l'Indonesia, arcipelago che sorge interamente nella cosiddetta Cintura di fuoco, l'arco di vulcani che contorna il Pacifico e che è la zona più sismica della Terra.

TERREMOTO – È di almeno 40 morti il bilancio del terremoto di 7,7 gradi Richter che lunedì ha colpito l'arcipelago delle Mentawai al largo di Sumatra. Sono inoltre 380 le persone disperse (tra le quali otto surfisti australiani) dopo l'onda di tsunami che ha colpito dieci villaggi delle isole. Il sisma è avvenuto alle 21,42 (le 16,42 in Italia) a una profondità di 20 km con epicentro a circa 240 km dalla città di Bengkulu. Nelle isole Pagai e Sibigau sono arrive onde altre tre metri che sono penetrate per 600 metri nell'entroterra. Circa 3 mila persone hanno cercato rifugio nei campi di emergenza. Come previsto dai geologi, dopo il sisma di 9,1 Richter che causò lo spaventoso terremoto del 26 dicembre 2004, sta proseguendo lo scavalcamento della placca asiatica nei confronti di quella indo-australiana (che di conseguenza subduce sotto la prima) con spostamento verso sud-est degli epicentri dei terremoti. Infatti da quasi alla punta nord di Sumatra della scossa di Santo Stefano avvenuta al largo dell'isola Nias, c'è stata una progressiva migrazione a sud-est delle scosse con quelle del 28 marzo 2005 (8,6 gradi, oltre 1.300 morti), del 12 settembre 2007 (8,5), del 30 settembre 2009 presso Padang (7,5 gradi, oltre 1.100 vittime) e quella di lunedì.

VULCANO – Il vulcano Merapi a Giava è entrato in eruzione nel primo pomeriggio di martedì (ora italiana). Circa 20 mila persone sono state evacuate nelle ultime 24 ore. Il Merapi all'alba aveva iniziato a eruttare cenere dai crateri minori. «L'energia continua a crescere. Speriamo si plachi, altrimenti rischiamo un'eruzione di proporzioni che non vediamo da anni», ha detto il vulcanologo Surono. Le autorità hanno avvertito altre 11.400 persone di prepararsi a una «urgente evacuazione».