Il progetto negli Stati Uniti d’America
L’intenzione è quella di esportare il modello svedese, come è stato fatto per il Canada lo scorso ottobre, e di aiutare i rifugiati che attualmente risiedono negli Stati Uniti. Ma non solo. Linkedin, nel suo blog, ha annunciato di voler mettere sul piatto della bilancia le risorse finanziarie necessarie per formare personale che possa aiutare i nuovi arrivati a trovare, in breve tempo, un’autosufficienza economica. Un progetto portato avanti in collaborazione con l’International Rescue Committee e che, in particolare, aiuterà l’organizzazione umanitaria ad attuare programmi di potenziamento nei suoi 30 uffici sparsi nel paese.
Diversità come successo
LinkedIn ha ribadito, inoltre, che parte del suo successo è dovuto dalla grande diversità dei suoi assunti. Talenti che arrivano da tutto il mondo e che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua continua e costante espansione. Allo stesso modo “aiutare rifugiati particolarmente qualificati” significa dare ai paesi che li accolgono nuove opportunità di crescita economica e sociale. (AGI)