{mosimage}Il c.t. della Nazionale ha parlato a Sky Sport: "Se c'è una possibilità su un miliardo di rivincere il Mondiale è mischiando giocatori di grande esperienza internazionale con i nuovi". Pirlo e Aquilani? "Giocare all'estero aumenta le chance per la Nazionale". Lo scudetto: "La Juve può vincerlo"
MILANO, 5 agosto 2009 – Sarà l'effetto Mourinho, ma ora anche Marcello Lippi gioca con i numeri e con le percentuali. "Sono convinto che se abbiamo una possibilità su un miliardo di rivincere il Mondiale, può realizzarsi soltanto non abbandonando i senatori, ma inserendo alcune novità in una squadra che non abbandoni i giocatori d'esperienza". Marcello Lippi riparte dal gruppo per il Sud Africa per la nuova stagione che lo riporterà la prossima estate nella terra dei diamanti. Il tecnico ha parlato in un'intervista a Sky Sport. Non solo nazionale. Campionato italiano, calcio internazionale, superenalotto, la Pellegrini.
la nazionale — Si parte dall'azzurro. Sarà una nuova Italia? "Qualcosa cambierà nel gruppo azzurro – dice il c.t. -, cambierà qualche uomo ma non ci sarà nessuna rivoluzione". Non poteva mancare una parentesi sul flop della Confederations Cup. "E' stato un periodo di lavoro non brillante, anche per via di una condizione fisica scadente". E sabato sarà tempo di convocazioni, per l'amichevole contro la Svizzera. "Non ho le fette di prosciutto sugli occhi, questo significa che se alcuni dei giocatori d'esperienza non recupereranno la loro condizione non faranno parte del gruppo".
spagna mania — Una rivoluzione piena non ci sarà. Perché secondo il c.t., "soltanto con la fusione tra vecchi e nuovi giocatori si può pensare di avere una possibilità su un miliardo di vincere ancora la coppa del Mondo. Rinnovamento totale? Si può anche fare, ma probabilmente non si vincerebbe per una decina di anni". Il Barcellona è la regina dei club europei, la Spagna ha fatto suo l'ultimo Europeo. Lui la pensa così: "Adesso c'è la Spagna-mania, ma la Spagna non ha mai vinto un Mondiale e non vinceva un Europeo da 42 anni".
rivoluzione a meta' — Il campionato è alle porte, la Nazionale sta per ripartire. Non perde l'occasione per lanciare un messaggio alla vecchia guardia azzurra. "Se qualcuno non ritorna nelle condizioni necessarie, non fará parte di questo gruppo. Ma la stragrande maggioranza ci sará. Non ho gli occhi foderati di prosciutto: sto attuando il rinnovamento, tenendo presenti gli straordinari calciatori che hanno vinto il Mondiale in Germania. Lo faccio per convinzione, non per riconoscenza. Il rinnovamento totale si può anche fare, ma è un peccato rinunciare a elementi di grande esperienza internazionale". Le motivazioni non gli mancano: "Io voglio ritornare a vincere". E per pensare al futuro ci sarà tempo: "Io ancora c.t. dopo il Sudafrica? Non lo so".
gli emigranti — Pirlo sulla strada di Londra, Aquilani per Liverpool. I cervelli della sua Nazionale potrebbero lasciare l'Italia. "Chi gioca all'estero ha più chance di essere convocato in Nazionale. Perchè fa un'esperienza internazionale maggiore. Tra l'altro prendere un aereo per andare a vedere, ad esempio, Pirlo che gioca a Roma è lo stesso che prendere un aereo per andare a Londra o altrove". Quest'estate ha parlato sia con Pirlo, sia con Aquilani. "Parlo molto spesso con i miei giocatori, l'ho fatto sia con Pirlo che con Aquilani: gli ho detto quello che penso, compresa la Nazionale".
ferrara e lo scudetto — Ciro Ferrara e la Juventus. "Ciro non è un mio prodotto, è un prodotto partenopeo. Parliamo di uno di quei personaggi che qualsiasi cosa faccia nel proseguo della carriera farà bene. Sa proporsi, ha saggezza, intelligenza, sa tirare fuori dalle persone con le quali lavora il meglio delle loro possibilità. Ciro è sveglio, furbo, aveva già l'ammirazione e il rispetto dei suoi compagni. Quando ero alla Juve, facevo allenare la difesa da Ferrara e Montero e tutti li seguivano con grande rispetto, mentre io allenavo centrocampisti e attaccanti". Scudetto a Ferrara? "Perché no. Ma lo vincerebbe la Juventus, non Ferrara. Ferrara ha una grande società e una grande squadra, e può vincere lo scudetto".
il milan — Dalla Juve al Milan il passo è breve. "Anche con Leonardo ho parlato in questi giorni. Negli ultimi 10 anni, oltre a vincere tanto durante l'anno, di più in campo internazionale, spesso il Milan d'estate era la squadra più considerata per i movimenti di mercato. Quest'anno potrebbe anche essere che le soddisfazioni dei tifosi si traducano in maggiore pazienza verso un allenatore giovane, e chissà che le soddisfazioni arriveranno il prossimo giugno".
IL COLPO — "E' l'arrivo di Eto'o in Italia. Senza discutere il valore di Ibra, ma Eto'o è uno dei più grandi attaccanti del Mondo. A testimonianza che il calcio italiano non è stato abbandonato. Sono arrivati anche Lucio e Diego: il calcio italiano è vivo e vegeto".
LA PELLEGRINI — "E' fortissima, mi sembra simpaticissima, forte di testa: la sua forza è la sensazione di debolezza che non nasconde dopo le gare quando racconta di aver pianto, di essere stata male. Racconta le sue debolezze senza vergognarsi: significa farsi forza senza nascondersi".