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Home > L’isola di un altro mondo

L’isola di un altro mondo

17 de outubro de 2012 - Por Comunità Italiana

A Monte Isola, in Lombardia, il tempo si è fermato

Guardavo il tramonto dalla terrazza della casa di Marco. Rosso cupo il cielo e granata, di riflesso, l’acqua del lago. Intorno, olivi, fiori, la cornice scura della riva. Più in là, la piccola isola di Loreto e una barca di pescatori. Sottile piacere di una dolce malinconia. Marco lavora a Brescia, ma ogni sera, piova o nevichi, torna a Montisola, un luogo fuori dal mondo. La domenica coltiva la vigna, di un prosecco raro, e cura l’uliveto, miracolo del microclima dell’isola. Sono grato agli amici che mi hanno fatto conoscere questo diverso, unico, incredibile piccolo mondo. Un mondo che evoca altri tempi, quasi a dimostrare che, anche nella delirante e convulsa realtà che ci affligge, possono esistere bellezza, armonia e pace.
Lasci la “terraferma” su un piccolo traghetto e, come scendi, capisci di essere atterrato su un altro pianeta. Non vi sono automobili, solo il medico, il parroco e la polizia ne hanno una, piccola. Gli isolani si muovono in motoretta. I turisti, pochi, solo in bicicletta. Un micro-bus collega i borghi e porta a scuola i ragazzi. Ci vive gente semplice, di altri tempi, che fa mestieri di altri tempi. C’è chi produce reti, per la pesca o altro: è una tradizione antica. C’è chi lavora la sua terra. Ci sono i pescatori: il lago dà il persico e il cavedano. I pesci, puliti e salati, essicano sui telai al sole della piazzetta e del lungolago. Te li trovi sulle tavole dei pochi ristoranti dell’isola. C’è chi produce barche:  Ercole Archetti,  uno dei pochi maestri d´ascia ancora in attività in Italia, mostra orgoglioso le sue creature. Poca resina, come vuole oggi il mercato, ma molto legno, molta tradizione e molto buon gusto. Ercole, di origine veneta, produce barche di legno da quattro generazioni; anni addietro produceva il naèt, una barca che ricorda la gondola, agile, veloce, adatta alla pesca, usata ancora oggi. C’è chi produce il tipico salame isolano, fatto rigorosamente a mano, per se stessi e per il mercato.
Secoli e secoli di storia: li senti ammirando la Rocca Martinengo, le chiese di San Michele a Peschiera e di San Giovanni Battista a Carzano, quelle di San Faustino e Giovita a Siviano, di San Severino a Senzano, di San Rocco a Masse. Li respiri passando per i borghi medioevali di Novale o di Carzano, tra i più belli d’Italia. Capisci perché Caterina Cornaro, regina di Cipro nel XV secolo, cercò pace nel castello degli Oldofredi, a Peschiera. Se avrai fiato, visiterai l’antico Santuario della Madonna della Ceriola, sulla punta del monte: lassù il mondo è stupendo e sei vicino al Cielo.
Pranziamo con Orianna, first lady di Monte Isola. È una affermata commercialista a Boario Terme, ma appartiene all’isola e ha a Carzano il suo rifugio. Siamo a La Foresta, a Peschiera, seduti all’ombra degli olivi. Quiete, cucina deliziosa e prezzi modici: Antonia riceve gli ospiti con semplicità raffinata. La notte, dalla terrazza dell’hotel, segui il profilo dei monti della terraferma e guardi le luci della costa che va da Iseo a Pisogne. Lontani, stonati e aggressivi, i lampi e i rumori del karaoke del sabato sera inquinano la pace, il silenzio, il paesaggio e la tua coscienza. Su quella costa dovrai tornare tra qualche giorno, finite le ferie. E già sai che ti mancherà la preziosa e rara anima di Monte Isola.
L’amministrazione dell’isola ha visto bene e lontano. Monte Isola è bellissima, quieta, semplice e, nello stesso tempo, sofisticata. Potrebbe ospitare altre case, ristoranti, alberghi, discoteche e attrazioni varie per molti turisti di bocca buona. Nessuno li vuole: le poche semplici strutture turistiche esistenti sono sufficienti. Questo è un mondo unico. Se ami i ritmi e le follie di Rimini, non andare a Monte Isola, non fa per te. Non a caso, questa isola vestita di sole e di olivi è sorella di Ilha Solteira, municipio e incontaminata tranquilla isola fluviale sul fiume Paranà. Monte Isola è quieta e semplice e vuole restare quieta e semplice. È il suo carattere, la sua bellezza e la sua ricchezza. 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.