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Home > M5S ATTACCA PD

M5S ATTACCA PD

07 de julho de 2014 - Por Comunità Italiana

Salta l’incontro tra il M5S e il Pd sulla riforma della legge elettorale, previsto per oggi alle 15. Le aperture dei grillini, arrivate dalle colonne del Corriere della Sera (sì a 8 delle 10 proposte del Pd), non bastano ai Democratici, che vogliono che le risposte dei 5 Stelle siano messe nero su bianco in un documento, altrimenti la riunione salta. “Il Pd – spiega Speranza alla presidente Boldrini – considera questo confronto molto serio ed importante per il dibattito democratico nel nostro Paese e per dare più forma al percorso delle riforme. Proprio per questo riteniamo imprescindibile che tale confronto possa svolgersi solo dopo che saranno pervenute formali risposte alle questioni indicate nei giorni scorsi dal Partito democratico”.
“Quello che a noi dispiace – ribatte il vicepresidente M5s della CameraLuigi Di Maio in conferenza stampa a Montecitorio dopo lo stop del Pd – è prima di tutto il fatto che si è persa un’occasione oggi, per gli italiani, per arrivare a punto concreto. Noi – prosegue – abbiamo le idee molto chiare, ma vediamo dall’altra parte molta confusione. Da ora in poi parliamo solo con Renzi, nel Pd gli altri non sono affidabili, siamo esterrefatti”. Il vicepresidente della Camera racconta come dai due vicesegretari dem, Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani siano arrivati notizie diverse sull’incontro che doveva tenersi oggi. “Ora – prosegue Di Maio – aspettiamo quali sono le reazioni dall’altra parte”, da parte del M5S, “non c’è nessuna volontà di far saltare questo tavolo”. Lo afferma Luigi Di Maio (M5S). “Il nostro è stato un weekend di lavoro per cercare di mettere a punto la proposta. La cosa più semplice era venire da qui a dirvi i nostri punti di caduta e poi far saltare il tavolo. Noi lasciamo sul tavolo il doppio turno, però magari evitiamo che al primo turno si vince con il 37 per cento. Renzi ha vinto a Firenze con una legge che è molto più simile a quella proposta da noi che all’Italicum. Una legge che ha le preferenze, non ha gli sbarramenti”, di fatto, continua Di Maio sottolineando come, “il vero nodo, anche all’interno del Patto del Nazareno, “siano le preferenze. Il M5S è “disposto ad accettare un doppio turno di lista e non di coalizione, in modo che ci sia un vincitore ma che non si porti dietro un’ammucchiata di partiti”, spiega Danilo Toninelli, vice presidente della commissione Affari Costituzionali, approfondendo, in conferenza stampa, quanto sottolineato da Di Maio, secondo il quale il punto delle preferenze e quello del doppio turno necessitano di “bilanciamenti”, individuabili nel principio di un “Parlamento pulito” e in opportune soglie di sbarramento che tutelino “il principio di rappresentatività”. Sulle preferenze Toninelli quindi ricorda che “pochi mesi fa la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale le liste bloccate, cioè il fatto che i capi politici nominino i parlamentari che devono venire qui a Roma. Anche partendo da questo le preferenze sono imprescindibili, noi le abbiamo inserite nella nostra proposta, non capiamo perché il Pd nuon vuole inserirle”.
Luigi Di Maio reputa di aver già fornito nell’intervista di ieri al Corriere della Sera “le risposte alle domande che si pone il Pd”.(ANSA)

 

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.