Il ministro della Giustizia Cancellieri riferirà domani pomeriggio prima al Senato e poi alla Camera sulla vicenda Ligresti. La Guardasigilli, in un’intervista al Messaggero, avverte: ‘Non mi faccio intimidire dal metodo Boffo’ accusando un quotidiano di averle attribuito ‘proprietà mai avute e stipendi mai percepiti’ per ‘alimentare il sospetto di presunti favori che con esistono. O per gettare fango’. Ed al premier dice: ‘Se me lo chiedessero farei un passo indietro. Ma dovranno spiegare al Paese il perché’. Il collega di governo Delrio commenta, ‘Penso e spero che rimarrà al suo posto’. Nel Pd Civati chiede le dimissioni Gentiloni frena. Intanto alla Camera è stata presentata la mozione di sfiducia individuale del M5S nei confronti del ministro della Giustizia.
“A me non piacciono le ipocrisie – ha detto la sorella di StefanoCucchi, Ilaria –e non conosco la vicenda giudiziaria dei Ligresti ma c’era una persona che non poteva stare in carcere per motivi di salute. E questo è gravissimo. Se è stato necessario l’intervento del ministro Cancellieri non è lei che deve essere messa sotto accusa ma il sistema carcerario, la detenzione preventiva, i giudici. Giulia Ligresti – ha aggiunto – è ricca e dunque, in nome dell’ uguaglianza, dobbiamo lasciarla morire in carcere? La morte di mio fratello merita ben altra riflessione”.
PerGianni Cuperlo,candidato alle primarie del Pd, “rimane l’amaro in bocca per il sospetto che nel nostro paese le garanzie non siano uguali per tutti e non siano indipendenti dal cognome che portano i cittadini. Mi auguro che il ministro della Giustizia farà un chiarimento in Parlamento perché questo sarà un elemento positivo”. ( ANSA )