{mosimage}Sedici arresti tra le famiglie al centro di una faida per il controllo del racket e degli appalti
Sigilli alla villa del capo mandamento Rotolo: nel box incontrava i vertici della mafia
Dopo l'arresto del boss Vitale, negli ultimi anni, il mandamento di Partinico-Borgetto è stato al centro di una vera e propria faida tra famiglie mafiose rivali che ha causato diversi morti. Con l'arresto dei presunti vertici del distretto mafioso, i carabinieri sperano di aver interrotto la spirale sanguinaria che avvolgeva i due paesi alle porte del capoluogo.
E a Palermo, la Guardia di Finanza sono stati confiscati ad Antonino Rotolo, il capo mandamento della famiglia mafiosa di Pagliarelli, beni per oltre 2 milioni di euro. Nino Rotolo è una delle figure chiave nell'organigramma mafioso palermitano, per avere diretto Cosa nostra nella città di Palermo. La maggiore e più significativa parte del patrimonio confiscato è costituita dalla villa intestata al figlio Giuseppe, la stessa dove Rotolo scontava la misura degli arresti domiciliari. Proprio in un box di pertinenza sono avvenuti gli incontri tra Rotolo e gli altri associati mafiosi, nel corso dei quali erano state delineate le strategie criminali. Oltre alla villa sono stati confiscate due auto e sette polizze assicurative.