Comunità Italiana

Mafia, decapitato clan di Partinico Confiscati al boss 2 milioni di beni

{mosimage}Sedici arresti tra le famiglie al centro di una faida per il controllo del racket e degli appalti
Sigilli alla villa del capo mandamento Rotolo: nel box incontrava i vertici della mafia

 

PALERMO – Decapitato il vertice del mandamento mafioso di Partinico e Borgetto. Sedici arresti tra le famiglie rivali in guerra da anni per il predominio sul racket e gli appalti nella zona. Svelati anche i contatti con la mafia newyorkese. "L'area di Partinico – spiegano i carabinieri – è strategica perché costituisce la cerniera fra la mafia trapanese, che ha come capo indiscusso Matteo Messina Denaro, e quella palermitana, che ha storicamente ricoperto sempre un ruolo centrale negli equilibri di Cosa nostra siciliani e internazionali".

Dopo l'arresto del boss Vitale, negli ultimi anni, il mandamento di Partinico-Borgetto è stato al centro di una vera e propria faida tra famiglie mafiose rivali che ha causato diversi morti. Con l'arresto dei presunti vertici del distretto mafioso, i carabinieri sperano di aver interrotto la spirale sanguinaria che avvolgeva i due paesi alle porte del capoluogo.

E a Palermo, la Guardia di Finanza sono stati confiscati ad Antonino Rotolo, il capo mandamento della famiglia mafiosa di Pagliarelli, beni per oltre 2 milioni di euro. Nino Rotolo è una delle figure chiave nell'organigramma mafioso palermitano, per avere diretto Cosa nostra nella città di Palermo. La maggiore e più significativa parte del patrimonio confiscato è costituita dalla villa intestata al figlio Giuseppe, la stessa dove Rotolo scontava la misura degli arresti domiciliari. Proprio in un box di pertinenza sono avvenuti gli incontri tra Rotolo e gli altri associati mafiosi, nel corso dei quali erano state delineate le strategie criminali. Oltre alla villa sono stati confiscate due auto e sette polizze assicurative.

 
Fonte: www.repubblica.it