Quattro manichini con le maglie dei giocatori della Roma, De Rossi, Nainggolan e Salah, impiccati al ponte pedonale di via degli Annibaldi, a pochi passi dal Colosseo. E lo striscione con la scritta: «Un consiglio senza offesa, dormite con la luce accesa». Un macabro atto intimidatorio e tutt’altro che un gesto sportivo, rivendicato, con una sciarpa lasciata sul ponte ma anche sui social network, dagli ultrà della Lazio (e da un adesivo degli “Irriducibili”, gruppo di tifosi della Lazio, sul ponte). Su alcuni profili social, riconducibili alla tifoseria biancoceleste, sono infatti apparsi dei video che mostrano un gruppo di circa 20-30 persone che srotola lo striscione e lo sistema poi sulla passerella pedonale.
Accertamenti in corso
Gli accertamenti investigativi sono in corso. E la Procura di Roma è in attesa di una informativa della Digos. Il procuratore aggiunto Francesco Caporale nelle prossime ore aprirà un procedimento ipotizzando il reato di minacce aggravate. Per chi indaga infatti quella dei manichini potrebbe essere una goliardata di cattivo gusto architettata dalla tifoseria biancoceleste che all’ultimo derby aveva esposto in curva nord uno striscione con la scritta «Arrivederci al prossimo incubo». Messaggio al quale il tifo giallorosso aveva replicato dalla curva sud con lo striscione «Dormiremo sonni tranquilli». Da quanto trapela da Trigoria, la società non ha sporto denuncia. La dirigenza della Roma è al corrente dello sviluppo delle indagini dalle prime ore della mattina. Per questo non saranno rese dichiarazioni sull’accaduto e sarà seguito il lavoro delle autorità in cui, fa sapere la Roma, si nutre totale fiducia.
Il precedente
L’episodio avviene a pochi giorni da altri sfottò particolarmente pesanti, e dal tono intimidatorio, seguiti alla sconfitta della Roma al derby: il piazzale del centro sportivo di Trigoria è stato infatti imbrattato con sagome di cadaveri, la scritta «rip» (riposa in pace), lumini da morto e croci giallorosse. Una bara bianca con la croce e la scritta rip è stata disegnata anche sul cancello di ingresso dell’impianto.
Intimidazioni ai giocatori da entrambe le tifoserie
Dell’episodio colpisce che i manichini siano stati appesi nelle vicinanze del più importante monumento italiano, se non del mondo, nella più assoluta tranquillità. E purtroppo il mondo del calcio romano non è estraneo a questi episodi. Da un’indagine della Procura di Roma, focalizzata sul mondo degli ultrà romanisti, risultano agli atti intimidazioni contro alcuni giocatori, che però davanti al pubblico ministero si sarebbero poi mostrati «reticenti», minimizzando la portata degli episodi – vere e proprie minacce – avvenuti negli ultimi campionati. (Corriere)