{mosimage}Sono soddisfatto del clima che ho trovato qui oggi, ed ora è importante trasmettere questa stessa coesione e unità anche all'esterno per dimostrare che questo governo è davvero forte. E' il ragionamento conclusivo che Silvio Berlusconi, secondo diversi presenti, ha svolto al termine del vertice di maggioranza su manovra e riforma fiscale, dicendosi anche convinto che anche nei prossimi giorni si dimostrerà la stessa compattezza.
Al vertice presenti Umberto Bossi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. A palazzo Grazioli, oltre al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al ministro di via XX settembre, sono arrivati diversi esponenti di PdL, Lega e Responsabili. Alla spicciolata sono arrivati ministri, capigruppo e dirigenti dei tre partiti della coalizione. Il primo a varcare il portone di via del Plebiscito é stato il ministro Maurizio Sacconi. Poi sono arrivati alla spicciolata i ministri Frattini, Brunetta e Alfano (che è anche segretario in pectore del Pdl, oltre che ministro della Giustizia). Sempre per il PdL sono presenti anche i capigruppo Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri, i vice Gaetano Quagliariello e Massimo Corsaro. Sono arrivati anche Niccolò Ghedini ed i sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti. Per i Responsabili sono presenti Silvano Moffa e Luciano Sardelli, mentre per il gruppo Coesione Nazionale c'é Pasquale Viespoli. Il leader leghista è stato uno degli ultimi a varcare il cancello: con lui Rosi Mauro, i capigruppo Bricolo e Reguzzoni, mentre il ministro Roberto Calderoli era entrato qualche minuto prima.
Ha le dimissioni in tasca? "No, in tasca ho solo una manovra molto seria e responsabile che sarà oggetto di un dibattito molto serio e responsabile. E sarà una manovra nell'interesse dell'Italia e degli italiani". Così il ministro del Tesoro Giulio Tremonti ha risposto ai cronisti mentre entrava a palazzo Grazioli per partecipare al vertice di maggioranza sulla manovra.
GOVERNO RISCHIA FIN QUANDO NON PASSA – Il Governo rischia ancora, dopo il vertice appena concluso a Palazzo Grazioli? "Mah. Rischia fin quando non è passata la manovra". Così il leader della Lega, Umberto Bossi, risponde ai giornalisti che lo interpellano al suo ritorno a Montecitorio. "Sulla manovra bisogna lavorarci ancora", sottolinea Bossi.
ROMANO, DAL PROSSIMO MESE MINISTRI SENZA STIPENDIO – ''Si sta facendo un tentativo di far pagare di piu' chi ha di piu'. Il primo contributo lo daranno le banche''. Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Saverio Romano uscendo da Palazzo Grazioli. 'Dal prossimo mese i ministri non avranno lo stipendio, solo quello da parlamentare''
SACCONI, SU PENSIONI DONNE IPOTESI INFONDATE – ''In relazione alle notizie di agenzia riguardanti interventi in materia previdenziale – in particolare per quanto concerne l'eta' pensionabile delle donne nel settore privato – si precisa che le ipotesi indicate sono semplicemente infondate''. Lo afferma il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, guidato da Maurizio Sacconi, in una nota.
CORTE CONTI: AGGIUSTAMENTO GRAVOSO E COMPLESSO – "La tempestività con la quale viene in questi giorni proposta una nuova impegnativa manovra di finanza pubblica dimostra che il Governo è ben consapevole di quanto, nel complesso, il percorso di aggiustamento strutturale dei conti pubblici si presenti gravoso e di grande complessità". Lo ha detto il presidente di Sezione della Corte dei Conti, Luigi Mazzillo, in occasione della relazione sul rendiconto generale dello Stato.
IMPROROGABILE RIDURRE PESO SU SALARI – "Oggi si pone all'attenzione generale l'improrogabile necessità di un intervento in materia fiscale che riduca in misura significativa le aliquote sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati".
Lo ha detto il Procuratore Generale Aggiunto della Corte dei Conti, Maria Teresa Arganelli, nella requisitoria pronunciata nel Giudizio sul Rendiconto Generale dello Stato.
Ricordando che per lavoratori e pensionati "la ritenuta fiscale e contributiva è operata alla fonte", la Corte dei Conti evidenzia che "l'incremento del tasso di inflazione da prevedersi nei prossimi anni potrebbe comportare ulteriori erosioni del potere d'acquisto con conseguente diminuzione del reddito reale delle famiglie e ulteriore contrazione del mercato interno".
Fonte: Ansa