Comunità Italiana

Mattarella, accoglienza migranti per avere più forza in Ue

Una equa distribuzione dell’accoglienza dei migranti tra paesi e città italiane “rende più credibile” la richiesta del nostro Paese in Europa sulla ripartizione dei profughi tra i Paesi Ue. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai prefetti riuniti al Quirirnale. “Siamo di fronte a un fenomeno complesso, che non può essere affrontato con illusorie semplificazioni. Proprio noi che viviamo alla frontiera dell’Europa – con masse di uomini, donne e bambini che sono pronti a ogni sacrificio pur di metter piede nel nostro continente e alimentare così la loro speranza di vita – avvertiamo che sarebbe oggi necessaria un’Europa più matura” ha ammonito il Capo dello Stato. “Un’Europa più unita, più ambiziosa, più capace di esercitare un ruolo equilibratore in un mondo che affronta sfide esigenti e, per questo, in grado di garantire meglio la sicurezza ai propri cittadini”.

Ma per Mattarella “se oggi miopie di natura nazionalistica impediscono all’Unione Europea di svolgere appieno il proprio compito storico, noi dobbiamo essere comunque all’altezza della nostra civiltà e dei principi che la Costituzione ha posto a fondamento della nostra convivenza. Non resteremo mai indifferenti alle stragi e alle sofferenze che si consumano nel Mare Nostro. E credo che, a testa alta, possiamo dire che l’Italia sta affrontando con dignità e grande umanità il proprio difficile compito. Siamo orgogliosi di aver salvato migliaia di vite umane e di assicurare una prima accoglienza dignitosa, nel nostro territorio”.

Dunque “il lavoro di voi prefetti è stato, è, e sarà ancora decisivo. Sono in gioco diritti fondamentali della persona umana, sono in gioco stati d’animo della nostra gente. Bisogna averne rispetto, e intendere anche le ragioni della diffidenza che, talvolta, prende forma nelle città, nei quartieri, nei borghi”. “Anche per questo, nello svolgimento dei compiti che vi sono assegnati e nella costruzione continua di un clima di collaborazione tra i vari livelli di governo- ha notato il presidente della Repubblica -, è necessario che sulla gestione dell’emergenza di migranti e di profughi vengano consultati, coinvolti, responsabilizzati sindaci e popolazioni. Nella relazione positiva tra prefetto, sindaci e Comuni c’è una chiave di volta di quel funzionamento delle istituzioni, che può rendere molto al cittadino in termini di vivibilità, di coesione, di partecipazione, di vicinanza alle responsabilità pubbliche. Non è facile indurre a vincere paure istintive, ma è possibile trarre anche da circostanze difficili occasioni di consapevole e condivisa responsabilità”. Perché “se la concordia e la responsabilità comune prevarranno tra le istituzioni, si potranno più facilmente evitare irragionevoli rifiuti nel ripartire costi e sacrifici. Occorre togliere ogni alibi a quanti, all’interno del nostro Paese, intendono sottrarsi ai doveri di solidarietà con le altre città e con gli altri cittadini”. “Si tratta – ha ricordato Mattarella – dello stesso impegno che conduciamo, come Paese, all’interno dell’Unione Europea, perché siano rispettate le decisioni assunte a Bruxelles sulla ripartizione dei migranti: un’equa distribuzione dei pesi anche al nostro interno è coerente con quella nostra richiesta e la rende più credibile”. (AGI)