Una strada di Roma intitolata a Giorgio Almirante, fondatore e storico leader del Movimento sociale italiano morto nel 1988: a prometterla in caso di elezione a sindaco è stata Giorgia Meloni. “Il 22 maggio ricorre l’anniversario della scomparsa di Giorgio Almirante”, ha ricordato la leader dei Fratelli d’Italia, “io sono qui per dire che, quando sarò eletta sindaco, uno degli impegni che mi prendo è quello di intitolare una strada di Roma a un uomo che è stato fondamentale nella storia della destra italiana e nella storia della politica italiana”. “Un patriota e una persona che amava gli italiani – lo ha definito la Meloni a margine dell’iniziativa “Ciliegiata, un voto tira l’altro”, organizzata dalle liste che sostengono la sua candidatura, un uomo “che credeva nella democrazia e nell’onesta’ della politica. Esattamente come la sinistra in questi anni ha potuto intitolare ai suoi padri fondatori delle vie o delle piazze nella Capitale, vogliamo farlo anche con un uomo che e’ stato importante nella storia della destra”.
Immediata la protesta del presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, che ha twittato: “Lo ripetiamo per chi lo avesse dimenticato: mai una via a Roma per chi come Almirante collaborò alla ‘Difesa della razza’ senza pentirsene”. Critico anche il candidato sindaco della Sinistra italiana, Stefano Fassina: “Giorgio Almirante era un patriota con un’idea aberrante di patria”, ha protestato, “una visione nazionalista e regressiva di patria. Una visione di patria che promulgava le leggi razziali e negava le liberta’ fondamentali. Dopo il suo ‘disinteresse’ ieri verso i ‘fascisti del terzo millennio’, Giorgia Meloni oggi poteva risparmiarci la sua brillante idea. Intitolare ad Almirante una via della Capitale e’ offensivo verso Roma “citta’ aperta”, Roma delle deportazioni dal ghetto e dal Quadraro, Roma delle Fosse Ardeatine. No, grazie”. (AGI)