{mosimage} Il medico legale Lalli conferma dati della perizia: esclusa violenza sessuale, ma ecchimosi compatibili con rapporto
PERUGIA – Udienza a porte chiuse nella Corte d'Assise di Perugia per la nuova puntata del processo che deve far luce sulla morte di Meredith Kercher. È il giorno del medico legale Luca Lalli consulente dei pm Mignini e Comodi, che ha mostrato in aula le fotografie dell'autopsia sul corpo della studentessa, confermando quanto ha scritto nella perizia, ovvero che la morte sarebbe stata causata da «un meccanismo combinato emorragico e asfittico» e che non compaiono segni esteriori di violenza sessuale. Immagini forti, quelle dell'esame autoptico, difficili da sopportare. Immagini che hanno fatto crollare il buon umore mostrato dall'imputata Amanda Knox negli ultimi giorni. L'altro imputato, Raffaele Sollecito, ha invece guardato a più riprese le fotografie proiettate.
CHOC EMORRAGICO – Lalli ha confermato in aula quanto già rilevato nella sua consulenza. La morte viene collocata tra le 20 del 1° novembre 2007 alle 4 del giorno successivo, «a non più di 2-3 ore dall'ultimo pasto della ragazza». Il decesso «può essere ricondotto a una insufficienza cardiorespiratoria acuta da meccanismo combinato emorragico e asfittico». Il medico legale sostiene, quindi, che la morte della studentessa è stata determinata da uno «choc emorragico» cui si è aggiunto «un meccanismo di natura asfittica prodottosi per l'aspirazione di sangue che ha raggiunto, attraverso l'albero bronchiale, le basse vie respiratorie». Secondo Lalli, sul corpo di Meredith non sono emersi «segni esterni di natura traumatica cui attribuire il senso di una violenza carnale propriamente detta», anche se, gli accertamenti medico-legali non possono escludere «l'evenienza di una possibile coercizione psicologica che possa aver indotto la giovane a subire un rapporto non voluto». Le ecchimosi presenti sul corpo sono comunque compatibili con un rapporto sessuale, forse frettoloso, avvenuto poco prima della morte.
TESTIMONIANZE – L'intervento del medico legale si è dunque svolto a porte chiuse, su richiesta dei legali di parte civile della famiglia Kercher, Francesco Maresca e Serena Perna. La Corte ha disposto la sospensione del collegamento audio e video con la sala stampa. Presenti in aula anche i consulenti delle difese. In programma la deposizione del musicista congolese Patrick Lumumba, inizialmente prevista per sabato, arrestato nella fase iniziale della indagini e poi prosciolto da ogni accusa. Sul banco dei testimoni anche il titolare di un negozio di biancheria intima dove Amanda e Raffaele sono andati qualche giorno dopo il delitto, prima di essere arrestati. Il teste ha l'assistenza di un legale perché è stato querelato per diffamazione da Sollecito. Rinviate a sabato domani le testimonianze di un altro medico legale e del ginecologo, consulenti dei pm, e di Rudy Guede, il giovane ivoriano condannato a trent'anni con rito abbreviato per lo stesso delitto che probabilmente si avvarrà della facoltà di non rispondere.
Fonte: www.corriere.it