Comunità Italiana

Migranti, scontri al confine tra Grecia e Macedonia

Centinaia di migranti stanno entrando in Macedonia dalla Grecia dopo che un gruppo di essi è riuscito a sfondare le barriere di protezione. La polizia macedone ha lanciato qualche lacrimogeno ma ora sta facendo passare i profughi. Tra i migranti ci sono moltissimi bambini.

Circa 400 migranti sono entrati in Serbia dalla Macedonia nelle ultime 24 ore e sono in attesa di proseguire il viaggio della speranza verso la Croazia nei prossimi giorni. Oggi intanto le autorita’ serbe dovrebbero organizzare il trasferimento in Croazia di altri 500 profughi, ma in Serbia e’ atteso l’arrivo di circa 500 profughi, anch’essi provenienti dalla Macedonia.

Per fronteggiare il dramma della migrazione “non serve alzare muri o steccati”, ma operazioni “diverse a partire dai corridoi umanitari”. Lo dice il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, accogliendo a Fiumicino un centinaio di profughi siriani, nell’ambito del progetto pilota promosso dal governo italiano e da diverse associazioni. “L’idea di questo corridoio umanitario – – ha detto Gentiloni parlando ai giornalisti – che oggi ci consente di accogliere 93 rifugiati che vengono dalla Siria, in particolare dalla città di Homs, di cui 24 minori. E’ un’iniziativa molto importante prima di tutto per le persone che arrivano, alla fine saranno 1000 in questo progetto, e che potranno arrivare in Europa saltando i rischi dei trafficanti esseri umani e le indicibili sofferenze delle strade della migrazione che vediamo ogni giorno”.

“Ma non è solo una risposta per queste persone – ha aggiunto Gentiloni – ma anche un messaggio all’Europa: in questo momento per far fronte alla crisi migratoria non servono nuovi muri o steccati, ma operazioni diverse. Più cooperazione con l’Africa, l’impegno per il cessate in fuoco in Siria che per fortuna tiene dopo 48 ore, piu decisioni comuni e meno unilaterale. Dentro questo pacchetto di azioni necessarie ci sono i corridoi umanitari”.

“Mi auguro che questa iniziativa sia contagiosa e che altri Paesi, europei e non solo, possano condividerla: se sara’ condivisa da altri Paesi potrebbe davvero salvare decine e decine di migliaia di persone dal dramma della immigrazione clandestina e dai traffcanti di esseri umani”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri.

“L’Europa e’ sull’orlo del precipizio” e bisogna evitare “decisioni drastiche e irreversibili” puntando su una “modalita’ comune di gestione” dei flussi migratori. Ne e’ convinto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblat esorta a “evitare una tempesta perfetta tra le tre minacce, Brexit, crisi migratoria e stagnazione economica”. Per Gentiloni, è necessario salvare Schengen, aggiornando le regole di Dublino, “perche’ senza la libera circolazione non c’e’ il mercato unico”. Pur comprendendo le “difficolta’ di Paesi come l’Austria – ha sottolineato il capo della diplomazia italiana – la risposta deve essere europea, non unilaterale”. Una chiusura vera e propria “porterebbe a una reazione a catena in diversi Paesi dei Balcani occidentali”. (AGI)