{mosimage}Secondo le prime verifiche non si tratterebbe dell'opera di un mitomane: il giornalista è stato pedinato e sorvegliato
INDAGINI – Sulla vicenda sono già scattate indagini da parte della Digos di Roma, cui Ruotolo si è rivolto recandosi presso gli uffici di polizia e consegnando la missiva minatoria ricevuta. Nella lettera anonima viene detto inoltre che il giornalista è il secondo obiettivo di una lista, che però non comprenderebbe – a quanto sinora si sa – altre persone legate ad Annozero. «Mi fido degli investigatori, quello che loro dicono mi va bene, sono dei professionisti», l'unico commento di Ruotolo alla richiesta di informazioni. «Non posso dire di più per ovvie ragioni di riserbo legate alle indagini. L'unica cosa che posso sicuramente affermare è che continuerò a fare il giornalista con la schiena dritta, queste cose non mi fermano». Da rilevare che l'indirizzo dell'abitazione nè il numero di telefono di Sandro Ruotolo compaiono negli elenchi telefonici sul web, un motivo in più per ritenere che il giornalista sia stato effettivamente seguito e sorvegliato fino ad ottenere i suoi recapiti.