Comunità Italiana

Mondiali: Scolari, vinciamo senza arbitro

“Ancora con questa storia dell’arbitro? Io con loro non ho problemi, fanno il loro lavoro e i miei vanno in campo e giocano. E vedrete che sapranno farsi valere”. Alla vigilia della sfida a Fortaleza contro il Messico Felipe Scolari è costretto a parlare ancora di quanto è successo contro la Croazia e del giapponese Nishimura, tale è il timore, da parte degli osservatori neutrali, di nuovi favori a favore della squadra di casa e a scapito del ‘Tri’ (“è innegabile che qualche timore in questo senso lo abbiamo, ha ammesso il capitano dei verdi Rafa Marquez). A ‘vigilare’ su questa partita, oltre che a tifare, penseranno i 3600 sostenitori messicani arrivati fin qui a bordo di un transatlantico di 27mila metri quadrati, oltre agli altri che si sono messi in viaggio da Natal e Rio. Ma Scolari è spinto da certezza incrollabili, e ritiene che, come l’anno scorso quando le stessa due squadre si affrontarono in Confederations Cup, sempre al ‘Castelao’, saranno la spinta del pubblico e Neymar a fare la differenza, magari per ripetere quel 2-0 di dodici mesi fa che alla Selecao andrebbe benissimo.
Tutto ciò anche se la tartaruga gigante ‘Cabeao’, erede brasileira del polpo Paul, ha previsto la sconfitta del team di casa. “Gli arbitri sbagliano anche nelle altre partite – insiste sul tema Scolari – ed è successo anche qui, quindi non parlate solo di noi. Anche loro, i direttori di gara, in campo devono trovare la giusta posizione. Il tecnico della Croazia ha detto che questo è un circo? Allora il Brasile ha avuto cinque circhi, visti i titoli mondiali che abbiamo vinto finora”.
Polemiche a parte, ‘Felipao’ si porta dietro il dubbio Hulk, che dopo il problema ad una coscia accusato in allenamento, è stato sottoposto a controlli che hanno evidenziato come non ci siano lesioni. Ma non è detto che l’attaccante tanto desideroso di farsi apprezzare dai suoi connazionali possa scendere in campo dall’inizio: “ma il suo sostituto lo posso scegliere a occhi chiusi – si esalta Scolari – vista la qualità che c’è nella mia Selecao”. Cerca di non farsi coinvolgere dalle polemiche capitan Thiago Silva, quello del già naufragato ‘Progetto Zero’ (nel senso di reti incassate in questo Mondiale), che lancia un appello ai suoi connazionali che domani saranno allo stadio: “vi chiedo di cantare l’inno tutti abbracciati, come facciano noi calciatori”. Poi dovrà occuparsi di quel Peralta, detto “il bello” dalla stampa messicana, che qui ha già steso il Camerun ma soprattutto fu colui che infranse a Londra, con una doppietta, i sogni di gloria olimpica del Brasile. Il pronostico pende dalla parte della Selecao, ma guai a perdere d’occhio questo attaccante che promette ancora brutte sorprese.(ANSA)