"Una visita commovente e sconvolgente". Il premier Mario Monti pronuncia questa parole al termine della sua visita allo Yad Vashem, il museo memoriale di Gerusalemme in ricordo dei sei milioni di ebrei vittime dell'Olocausto. Il professore, accompagnato dalla moglie Elsa, in occasione della sua visita in Medioriente, ha compiuto la visita al memoriale fermandosi anche alla tenda della rimembranza dove ha ravvivato la 'fiamma perpetua' della memoria e ha deposto una corona di fiori con il tricolore.
"L'Italia rinnova il suo impegno a tener viva, nella società civile, la consapevolezza contro ogni insorgere di antisemitismo". E' un passaggio di quanto il premier Mario Monti ha lasciato scritto – in occasione della sua visita allo Yad Vashem – sul libro d'onore degli ospiti nel museo memoriale per ricordare i sei milioni di ebrei vittime dell'Olocausto. "Ho reso omaggio con profonda emozione e rispetto alla forza e al coraggio del popolo ebraico e alla sua storia millenaria. E in particolare – ha aggiunto il premier – alla tragedia inumana dell'Olocausto": "la memoria parli anche alle nuove generazioni affinché tragedie di questo tipo non si ripetano mai più".
"La partecipazione attiva e fruttuosa delle comunità ebraiche alla vita nazionale italiana, sin dai suoi albori, ha reso ancora più atroce l'infame scelta di introdurre quelle leggi razziali che hanno brutalmente interrotto questa simbiosi, condannando migliaia di ebrei italiani all'esclusione e, infine allo sterminio". Con queste parole il premier Mario Monti si è rivolto alla comunità ebraica italiana in Israele che ha incontrato nel tempio italiano di Gerusalemme in occasione della sua visita nel paese e del suo viaggio in Medio Oriente. Monti ricordando che "quella italiana è la più antica comunità ebraica fuori da Israele", ha sottolineato "l'esempio dei tanti ebrei italiani che si sono impegnati anche fino all'estremo sacrificio" dal Risorgimento alla costruzione dello Stato italiano e alla lotta di liberazione. "Quanti di loro hanno lasciato l'Italia durante e dopo quel periodo buio della nostra storia nazionale", ha proseguito il professore riferendosi alle leggi razziali, "hanno portato con sé il bagaglio di valori e tradizioni che per secoli aveva dato forza e identità all'ebraismo italiano". Questo però non "vi ha impedito – ha proseguito rivolgendosi alla comunità – di conservare legami di appartenenza e scambio fruttuoso con l'Italia". "Sento di trovarmi in luogo speciale: è particolarmente significativo per me rendere omaggio qui all'insostituibile contributo di tanti ebrei italiani alla crescita civile e democratica dell'Italia fin dal processo storico che ha condotto alla sua unificazione come ha ricordato in questa sede – ha concluso Monti – il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano" in occasione delle celebrazioni a Gerusalemme dei 150 dell'Unità d'Italia.
Fonte: Ansa