Quella delle infrastrutture "é una sfida che anche un Paese come l'Italia deve porsi e vincere se vuole restare integrata e competitiva: le infrastrutture devono essere portare avanti, non arrestate". Così il premier Mario Monti è intervenuto nel vertice italo-serbo sulla necessità delle opere senza citare esplicitamente la Tav. Il prossimo CIPE stanzierà 20 milioni di euro, prima tranche di 300, che dà corpo all'Accordo di Pracatinat. Inoltre, sono previsti 135 mln di opere compensative per il territorio. Nel documento del governo si legge: 'Come segno di attenzione nei confronti delle comunità locali coinvolte dal progetto'. Il premier al vertice italo-serbo afferma che quella delle infrastrutture è una sfida che l'Italia deve porsi e vincere se vuole restare integrata e competitiva: 'le infrastrutture devono essere portare avanti, non arrestate'.
GOVERNO: VA FATTA, IL PERCHE' IN 14 RISPOSTE – Quattordici domande e risposte per spiegare i motivi che hanno spinto il governo Monti a confermare la realizzazione della Tav Torino-Lione. Il documento è stato realizzato per fare il "punto sull'opera, con informazioni e documenti sullo stato dei lavori, le questioni tecniche". "La decisione di realizzare tempestivamente l'opera – si legge – è stata presa il 2 marzo. Il governo ha riesaminato il progetto con "spirito aperto" e non tenendo conto degli impegni presi dai governi precedenti".
MAGGIORANZA COMUNI FAVOREVOLE, SOLO DUE CONTRO "Tutti gli 87 comuni francesi e la stragrande maggioranza di quelli italiani non si sono opposti all'opera". E' quanto si legge nel documento messo a punto dal Governo sulla Tav Torino-Lione "I comuni italiani contrari sono circa una dozzina ma, se si considerano quelli direttamente interessati dalla realizzazione di tratte in superficie e/o cantieri – prosegue – sono solo due le amministrazioni esplicitamente contrarie (Chiusa San Michele e Sant'Ambrogio di Torino – 6.500 abitanti).
ATTENZIONE A RICHIESTE TERRITORIO – C'è stata attenzione alle richieste del territorio. Lo dimostra il fatto che l'opera sia stata riprogettata ascoltando le esigenze di tutti i comuni interessati, tra cui alcuni direttamente coinvolti da cantieri o da opere in superficie (Chiomonte e Susa)". "In particolare, nel giugno 2007, a seguito di specifiche richieste del territorio e al termine della prima fase di lavori dell'Osservatorio, il Governo ha deciso di abbandonare il progetto che prevedeva il tracciato dell'opera in sinistra Dora", prosegue il documento composto da 14 domande e risposte. "L'Osservatorio sulla Nuova Linea Torino-Lione, su mandato del tavolo istituzionale di Palazzo Chigi, ha tenuto 183 sessioni di lavoro settimanale, con oltre 300 audizioni – si legge ancora – Sono stati insediati circa 10 gruppi di lavoro su aspetti specifici, per ulteriori 30 sessioni di confronto. Al termine delle più significative fasi del lavoro, l'Osservatorio ha pubblicato sette Quaderni, pubblicazioni tematiche che raccolgono l'analisi di temi di rilievo dell'opera, le posizioni maturate in senso all'Osservatorio e le conclusioni raggiunte (con evidenza di eventuali punti di non unanimità)" "Questa esperienza – si sottolinea – ha visto impegnate 50 Amministrazioni locali, oltre alla Provincia di Torino, alla Regione Piemonte, a Fs, all'Arpa regionale e ai ministeri competenti".
PREVISTI 135 MILIONI IN OPERE COMPENSATIVE – "Come segno di attenzione nei confronti delle comunità locali coinvolte dal progetto, il prossimo CIPE stanzierà 20 milioni di euro, che rappresentano la prima tranche di 300 milioni di euro relativi all'intesa quadro tra Governo nazionale e Regione Piemonte, che dà corpo all'Accordo di Pracatinat. Inoltre, sono previsti 135 milioni di euro di opere compensative per il territorio". E' quanto si legge nel documento messo a punto dal governo sulla Tav Torino-Lione. "L'Osservatorio ha compiuto un lungo percorso, faticoso e complesso, alla ricerca di una soluzione concordata e condivisa, affrontando prioritariamente il tema dell'opportunità e delle modalità di realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione e raggiungendo un accordo tra i diversi rappresentanti", si legge nel documento. "Il 28 giugno 2008 è stato sottoscritto l'Accordo di Pracatinat, nel quale sono esplicitati gli impegni presi dai diversi attori del progetto, in corrispondenza dei quali si è deciso di avviare la progettazione preliminare dell'intera tratta in territorio italiano dell'opera – prosegue – Il risultato è un progetto preliminare che rappresenta il primo esempio nella storia italiana di progettazione partecipata e discussa di una grande infrastruttura".
DIMEZZATI TEMPI PERCORRENZA E INCREMENTO MERCI – "Si dimezzano i tempi di percorrenza per i passeggeri (da Torino a Chambery si passa da 152 minuti a 73; da Parigi a Milano da 7 a 4 ore), mentre si realizza un'importante incremento della capacità nel trasporto merci (portata da 1.050 a 2.050 tonnellate e lunghezza fino a 750 metri per treno) con costi di esercizio quasi dimezzati". E' quanto si legge nel documento messo a punto dal governo sulla Tav Torino-Lione. "Il miglioramento del servizio ferroviario potrà consentire la sensibile riduzione del numero di camion su strada (circa 600.000/anno) nel delicato ambiente alpino".
PROGETTO ASSOLUTAMENTE SOSTENIBILE PER AMBIENTE – "Il progetto non genera danni ambientali diretti ed indiretti. L'impatto sociale sulle aree attraversate, sia per la prevista durata dei lavori sia per il rapporto della vita delle comunità locali e dei territori attraversati è assolutamente sostenibile". E' quanto si legge nel documento del governo sulla Tav Torino-Lione.
Fonte: Ansa