"Senza crescita è, non dico a rischio l'Europa, ma è a rischio l'affermazione di un'Europa più solida, più equa, più accettata dai cittadini". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Mario Monti a Sarajevo rispondendo ai giornalisti al termine di una passeggiata nella Città Vecchia, prima di ripartire per l'Italia.

Stamani Monti ha incontrato il premier della Bosnia Erzegovina, Vjekoslav Bevanda. Successivamente, prima della partenza per Roma, Monti incontrerà anche i tre membri della Presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina.

''La storia di Sarajevo – ha affermato il presidente del Consiglio  -dimostra che mai la convivenza pacifica, armoniosa e costruttiva e' acquisita per sempre, ma richiede una manutenzione psicologica e politica continua. E in questo momento in Europa questa manutenzione e' necessaria''.

"E' importante che anche nei confronti dei paesi che appartengono da tempo all'Ue, essa abbia la capacità di unire e non di dividere. Prima a Cernobbio e poi qui – ha proseguito – ho annunciato l'idea, che Van Rompuy ha condiviso, di un incontro dei capi di Stato e di governo per discutere e agire al fine di evitare che all'interno dell'Ue rinascano contrasti e tensioni spinti anche dalla crisi nell'Eurozona".

"L'Italia – ha detto poi Monti – spinge forte per l'integrazione della Bosnia Erzegovina nell'Unione europea. Noi siamo convinti che la Bosnia Erzegovina – ha continuato Monti – costituisca un tassello molto importante nel processo di allargamento dell'Unione europea. La Bosnia può arricchire l'Europa allargata con le sue peculiarità storiche, culturali, etnico-religiose". Secondo Monti, "perché questo avvenga i cittadini bosniaci devono superare definitivamente antiche divisioni e camminare insieme nella prospettiva dell'integrazione con i Paesi europei, ma soprattutto all'interno del Paese, oltre i contrasti che vivacemente caratterizzano i Paesi balcanici".

Per il presidente Monti, "il passaggio dal conflitto alla convivenza difficile e poi alla convivenza piena e armoniosa richiede una base di progresso economico e un contesto istituzionale che spinga in questa direzione". E l'Italia "vuole aiutare e sta aiutando la Bosnia Erzegovina a creare tutte e due queste condizioni". Il premier ha citato "l'ampia collaborazione" esistente in campo economico tra l'Italia e la Bosnia nel settore delle infrastrutture, in quello energetico e in quello bancario ("le banche italiane coprono il 30% del mercato della Bosnia Erzegovina"). Nel colloquio con il premier Bevanda, i temi trattati da Monti sono stati appunto la cooperazione bilaterale Italia Bosnia, il processo di integrazione della Bosnia verso l'Ue, il suo percorso verso la Nato e la "preparazione della Bosnia Erzegovina alla strategia dell'Ue per la regione adriatico-ionica, che abbraccia – ha concluso Monti – la Bosnia Erzegovina e l'Italia"

BERLINO: VERTICE ANTIPOPULISMO? SI VEDRA' A BRUXELLES – "I partner europei potranno confrontarsi a Bruxelles, al prossimo vertice, sulla opportunità di un vertice speciale europeo contro il populismo". Così il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, ha risposto, a Berlino, sulla iniziativa lanciata dal premier Mario Monti a Cernobbio nel weekend. Seibert ha sottolineato il valore di tutto quanto possa portare ad un "approfondimento, non solo in Germania, che renda l'Unione europea vitale e ancorata alle future generazioni". "L'Unione europea ha più valore di una valuta e di un'unione economica", ha continuato Seibert. "Tutto ciò che viene fatto per recuperare la fiducia, contribuirà anche a far sì che il nome dell'Ue possa di nuovo splendere", ha aggiunto il portavoce del governo tedesco. Seibert ha ricordato, in questo contesto, il sostegno della cancelliera Angela Merkel all'iniziativa lanciata dal ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, 'Io voglio l'Europa'.

Fonte: Ansa