Il presidente dell'Inter rinvia l'incontro previsto per sbloccare la situazione: Josè deve superare lo scoglio della penale di 16 milioni. Intanto l'olandese smentisce la voglia di Real

MILANO – Poca voglia di parlare. Massimo Moratti, come sempre atteso da uno sciame di giornalisti fuori dagli uffici della Saras, in pieno centro a Milano, stavolta sceglie di non fermarsi e regala ai taccuini solo una battuta: "Incontri con Mourinho? Oggi non è previsto nessun incontro". A seguire, un invito alla stampa a impiegare meglio il proprio tempo. Dalla Spagna, intanto, fanno sapere che alle 18.30 si riunirà il direttivo del Real Madrid. Molto attesto l'intervento del presidente Florentino Perez, che una volta informati i soci, parlerà alla stampa. Di cosa? Sicuramente è l'ultimo giorno di Manuel Pellegrini sulla panchina dei Galacticos. A seguire, le novità su José Mourinho. A Palazzo Saras (leggi Moratti) non sono disposti a fare sconti a nessuno: la clausola rescissoria di 16 milioni che Mou avrebbe "nascosto" a Perez, forte di una stretta di mano con Moratti ("Se mi porti la Champions, niente penale"), quando nell’estate scorsa rinnovò sino al 2012, per ora è ancora da pagare.

{mosimage}IMPASSE — Ecco perché è tutto congelato, malgrado l’arrivo a Milano dell’agente di Mou, Jorge Mendes, e del braccio destro di Perez, Josè Angel Sanchez. C’è stata pure la "vera" telefonata tra numeri uno, ma il nerazzurro ha chiesto tempo. Tanto che Mou, sbarcato ieri a Madrid, è tornato subito a Milano per cercare di sbloccare di persona la situazione. Ma Moratti detta condizioni e tempi: "La trattativa non è iniziata. Domani (oggi, ndr.) non sarà il giorno decisivo per Mourinho al Real". Come spiegato allo stesso Perez, un Moratti infastidito ("La vera scocciatura è doversi trovare un nuovo allenatore") vuole prima parlarne con il dt Branca. Il Real non intende pagare la penale, quindi dovranno entrare in ballo delle contropartite tecniche. Ma a Madrid non vogliono sentire parlare di Quaresma e al massimo sarebbero pronti a valutare Maicon 20 milioni. E qui entra in gioco Mendes, che è pure l’agente di Quaresma. E se il "trivela" non andrà a Madrid, Mendes dovrà almeno convincerlo ad accettare l’offerta del Fenerbahçe.

ARMADIETTI E FRASI SIBILLINE — In attesa che l’impasse si sblocchi, ieri Mou è arrivato in Pinetina per svuotare l’ufficio e salutare le persone che lavorano nel centro sportivo. Ad Appiano c’erano pure Materazzi, Santon, Lucio e Maicon. La presenza del laterale brasiliano potrebbe far pensare a un altro addio eccellente. Maicon invece ha solo recuperato alcuni effetti personali, prima di partire per il Mondiale. Piuttosto le voci impazzano. Dall’Olanda prima rimbalzano frasi di Sneijder ("Tornare al Real? Tutto è possibile, ma l’Inter non mi lascerà andare"), poi arriva la smentita via tv: "All’Inter sto benissimo, ho vinto tre trofei e voglio vincere gli altri tre". Più sibillino l’agente di Balotelli, Raiola: "Parleremo con la società. Non so se il problema era solo con Mou".

MOU VA E VIENE — A Madrid, intanto, altra giornata di attesa, voci, appostamenti tra il Bernabeu, l’aeroporto di Barajas e gli uffici della Acs, la società di Perez. Si aspettavano le apparizioni di Mou e Pellegrini (esonero congelato). Ma è tutto in alto mare. Solo dopo che qualcuno avrà spento il cerino, si darà il via ai botti di mercato: restano caldi Di Maria, Jesus Navas e Maicon.

Fonte: www.gazzetta.it