Le proveremo tutte: l’ha detto in un videomessaggio ai dipendenti di Mps l’amministratore delegato Marco Morelli. “E’ nostro dovere valutare tutte le strade per verificare se è possibile completare un’operazione di mercato” entro la fine del 2016, data fissata per portare a termine il piano di ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena.
“Credo – ha aggiunto l’a.d. – che abbiamo tutto l’interesse di provare a farlo in un’ottica di sana e prudente gestione della banca”. Morelli ha quindi ricordato che dal suo insediamento, avvenuto a settembre, “la banca ha lavorato a tutti i livelli e su tutti i fronti”, per portare a termine il piano di rafforzamento patrimoniale “discusso con gli organi di vigilanza e approvato a luglio”.
In particolare, Morelli ha ricordato che nel suo road show autunnale ha incontrato “280 investitori in tutto il mondo”, mentre nelle ultime settimane è stata rinnovata “l’importantissima partnership strategica con Axa”, si è svolta l’assemblea che ha approvato l’aumento di capitale e, infine, si è svolta la conversione dei bond in azioni Mps conclusasi il 2 dicembre scorso. Insomma, “abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati alla fine di ottobre, grazie soprattutto al lavoro fatto dai dipendenti della banca di ogni ordine e grado”.
Se il piano di ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena comunicato al mercato lo scorso 25 ottobre non dovesse andare in porto, “siamo pronti a ricorrere tempestivamente a tutte le misure possibili per mettere in sicurezza la banca e fare in modo che tutti gli stakeholder possano essere rassicurati sul fatto che la soluzione prescelta dia la possibilità alla banca di avere davanti a sé un percorso di crescita e stabilità nei prossimi anni, portando avanti il proprio progetto industriale”.
Il Monte dei Pachi di Siena si trova “in una fase cruciale della sua storia: da questo passaggio, qualunque sia l’esito, torneremo comunque a rivestire e ad avere un ruolo importante nel panorama italiano”.
“Non c’e’ dubbio che il cambiato quadro politico-istituzionale post 4 dicembre ha di fatto reso impossibile rendere vincolanti le manifestazioni d’interesse che avevamo ricevuto”. E’ quanto ha affermato l’amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, Marco Morelli, in un messaggio ai dipendenti della banca. L’istituto senese, prima della vittoria del No al referendum costituzionale era in procinto di siglare alcuni accordi con investitori esteri interessati a entrare nel capitale dell’istituto nell’ambito del suo piano di rafforzamento patrimoniale; tra questi il più vicino a siglare un accordo vincolante era il fondo sovrano del Qatar (Qia), pronto a versare una cifra di quasi un miliardo di euro. Gli azionisti dell’emirato, tuttavia, sono ancora in trattativa con l’istituto per far parte del futuro assetto azionario di Mps.
Conversione bond anche per clientela retail
Il cda di domenica sera ha deliberato di offrire anche ai 40.000 piccoli clienti in possesso di obbligazioni la possibilità di convertirle in azioni. La Consob non ostacolerebbe questa scelta perché l’operazione sarebbe fatta al valore nominale del bond, senza quindi le perdite di una eventuale conversione forzata.(AGl)