Simone Veil è morta a 89 anni nel suo appartamento a Parigi, ha annunciato alla Agence France Presse suo figlio Jean Veil. Scampata ai campi di concentramento nazisti dove era stata deportata all’età di 16, ministra della Sanità dal 1974 al 1979, Simone Veil occupa un ruolo unico nella storia di Francia e dell’Europa perché nel 1974 con il suo impegno riuscì a fare approvare la legge che rendeva legale l’aborto in Francia, in un’Assemblea composta quasi esclusivamente di uomini.
Nel 1979 è diventata presidente del Parlamento europeo, prima donna a ricoprire quel ruolo, e nel 1993 è tornata al governo con il premier Édouard Balladur, quando presidente Simone Veil era ancora François Mitterrand. «Il meglio della Francia», l’ha definita il presidente Emmanuel Macron rendendole omaggio. Nelle prime ore dopo la scomparsa si stanno moltiplicando le voci che chiedono il suo ingresso al Panthéon, dove riposano le personalità che hanno fatto grande il Paese. (Corriere)